Avere una buona massa muscolare ci protegge dalle infezioni?

La grande attualità legata alla pandemia da coronavirus ha costretto ciascuno di noi ad occuparsi più frequentemente di nutrizione, sport e difese immunitarie. Le ricerche degli ultimi anni sui meccanismi cellulari e molecolari dell’immunità hanno confermato che la carenza di proteine alimentari può influenzare negativamente l’azione delle principali cellule del sistema immunitario come i linfociti T, linfociti B, cellule natural killer e dei macrofagi rendendo l’organismo più suscettibile alle malattie infettive.

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La strada per l’efficienza fisica

Il benessere può essere uno stato anche passivo, mentale, seppur complesso, e può derivare da situazioni indirette come dopo un massaggio, una vacanza di relax, l’assenza di problematiche e pensieri ricorrenti in ambito familiare e lavorativo, il superamento di preoccupazioni, un lauto guadagno, una bella serata trascorsa in dolce compagnia. L’efficienza fisica è un fenomeno più articolato, prevede lo sviluppo volontario di una serie di capacità e/o abilità fisiche e il mantenerle nel tempo, integrandole sicuramente con il lato psichico e sociale.

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Supplementazione di Creatina nella Prestazione e Ipertrofia Muscolare

Uno dei temi più ricorrenti per chi pratica sport è sicuramente quello dell’integrazione e supplementazione dietetica. Numerosi forum sui social, libri e articoli disponibili discutono in merito a questo problema. Le domande più frequenti sono sempre le solite: Cosa devo assumere per correre più forte? Cosa devo assumere per avere più massa muscolare? Quando li devo assumere? Prima o dopo l’allenamento? Per cercare di rispondere a queste domande, è stato sviluppato questo lavoro di revisione della letteratura, concentrandoci sull’analisi di uno dei supplementi più utilizzati e commercializzati al mondo, la creatina (Cr).

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Proteine del Siero del Latte (Whey Protein) e Muscolo

L'utilizzo delle proteine del siero del latte sia come alimento base sia come integrazione migliora la presenza della massa magra.  Mentre una dieta a regime energetico ristretto fornisce un modo efficace per diminuire la massa grassa e l’obesità addominale, l’assunzione di energia sotto i requisiti metabolici basali porta anche la perdita del muscolo scheletrico cosa assolutamente da evitare. DiOGenes è uno studio multicentrico a livello Europeo (Maastrict, Copenhagen, Cambridge, Heraklion, Potsdam, Pamplona, Sofi a, Praga) per un intervento dietetico controllato su adulti in sovrappeso che dapprima hanno perso peso con una dieta ipocalorica per 8 settimane e sono stati poi suddivisi in gruppi che seguivano 5 diverse diete ad libitum per 26 settimane. Le quattro indicazioni dietetiche più quella di controllo erano a basso o ad alto contenuto proteico o a basso o ad alto indice glicemico. Questo studio, con un intervento su larga scala, indica chiaramente l’effetto sulla perdita di peso della composizione della dieta.

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Attività Motoria & Salute: un legame inscindibile

In seguito all’emergenza pandemica che ha investito anche il nostro paese, l’adozione di restrizioni per salvaguardare la salute pubblica ha colpito inevitabilmente il mondo del fitness, compromettendo la possibilità di poter svolgere esercizio fisico. In attesa che nuove modalità di accesso alle palestre, ai parchi e tutti gli spazi dedicati al movimento siano urgentemente elaborate dagli organi governativi, è necessario sottolineare come la pratica regolare dell’attività motoria sia fondamentale per la vita dell’uomo e la limitazione al suo svolgimento possa diventare nel tempo un fattore di rischio per la salute assolutamente da non sottovalutare. Insieme alla nutrizione, l’attività fisica regolare rappresenta l’elemento dello stile di vita più influente sull’evoluzione età-correlata dei sistemi fisiologici (neuroendocrino, immunologico, cardiovascolare, muscoloscheletrico) e sull’impatto dei fattori di rischio di malattie croniche (obesità, aterosclerosi, ipertensione, diabete, artrite reumatoide)[1].  L’attività motoria è inoltre strettamente associata a una migliore salute mentale[1] e a una più soddisfacente integrazione sociale[1].

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Continuiamo a parlare di latte

Si è riscontrato che le proteine del siero del latte vengono assorbite più velocemente rispetto alla caseina. Il tasso di assorbimento di caseina più basso nella forma micellare dipende dai bassi livelli del pH nello stomaco che fanno sì che la caseina si agglomeri, oltre a ritardare lo svuotamento gastrico. Gli aminoacidi (AA) del plasma aumentano più rapidamente a seguito del consumo di proteine del siero del latte. L'elaborazione della proteina del siero del latte e delle frazioni di caseina attraverso l'idrolisi può influenzare fortemente l'assorbimento e il profilo conseguente degli AA del plasma.

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Tired sportsman having rest in gym after training

Performance attraverso il Sonno

"Non sprecare tempo dormendo", sembravano dirsi tutti coloro che nella vita, nello sport, nella professione avevano a che fare con le performance. D'altronde gli esempi si sprecano di persone che si vantano di dormire pochissime ore ed essere efficienti durante la settimana. Ma nel fine settimana cosa accade? E soprattutto, cosa accade dopo anni di logorio e assenza di adeguato recupero? E nella parte finale della vita? ISSA ha recentemente proposto l'ICS - Indagine Conoscitiva sul Sonno -a 300 personal trainer dalla quale è emerso un quadro preoccupante in cui l'82% degli intervistati presentavano criticità connesse al Grande Recupero e conseguenti problematiche quotidiane; oltre alla cattiva igiene del sonno che porterà i soggetti in età più avanzata a cali di performance fisica, maggiore cagionevolezza e in ultima istanza a minore longevità. Lo spostamento dell'orario naturale di addormentamento a tarda notte tende a desincronizzare i ritmi circadiani, compromettendo lo stato fisiologico e psicologico degli atleti. Il sonno rilevato è inferiore al limite fisiologico richiesto e superiore ai livelli di allerta di parziale privazione. Risultati simili sono stati riportati in uno studio che prevedeva una parziale privazione del sonno per quattro giorni per 2,5h con effetti sulla HRV (variabilità cardiaca), SQ (qualità) e TMD (disturbi dell'umore): in sintesi alterazione dell'umore, incremento della depressione, tensione, confusione, fatica, rabbia e diminuzione della forza.

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