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La pelle è la cosa più “PROFONDA” che l’uomo abbia.

Come acutamente recita il poeta francese Paul Verlaine la pelle è l’organo del nostro corpo più “avvolgente“ e coinvolgente per tutte le implicazioni emotive, relazionali, estetiche che possiede; ma è anche un vero organo funzionale, importantissimo, per diversi motivi che andremo a scoprire:

 

Funzione di RIVESTIMENTO e PROTEZIONE del nostro corpo: la pelle ci ricopre completamente ed è la nostra facciata, quella che esponiamo alle persone più care e sulle spiagge a tutti, che determina le sensazioni ed è la nostra invalicabile frontiera, la corazza che indossiamo e con la quale esprimiamo il nostro benessere psico-fisico ma anche le nostre malattie e nevrosi.

 

Numerosi sono infatti i riflessi psico-somatici della cute coi quali dobbiamo confrontarci quotidianamente, si va dall’orticaria all’acne dagli eczemi ai problemi dei capelli ed a volte questi problemi possono purtroppo cronicizzare e sfociare in vere patologie.
LA FUNZIONE PROTETTIVA DELLA CUTE è rivolta nei confronti dell’ ambiente esterno quindi contro la DISIDRATAZIONE grazie al sistema di termoregolazione mediato dalle ghiandole sudoripare e dalla regolazione del flusso sanguigno, contro i TRAUMI MECCANICI grazie al sistema sensoriale, contro le INFEZIONI grazie al sistema immunitario cutaneo, contro i RAGGI ULTRAVIOLETTI ed il DANNO SOLARE:

per fare fronte a tutti queste funzioni la pelle si comporta come un grande computer ricco di cartelle e files ognuno dei quali con una precisa via metabolica; per quanto riguarda la protezione dal sole ad esempio la cartella VITAMINA D: la vitamina ha molteplici funzioni, dall’ equilibrio delle strutture ossee e dentali alla regolazione del sistema immunitario come modulatore e viene unicamente sintetizzata dalla pelle sotto lo stimolo dei raggi ultravioletti per poi essere modificata nei suoi principi attivi dal fegato e dal rene; sono i raggi solari, ULTRAVIOLETTI B che la sintetizzano quindi non gli UVA della lampade abbronzanti che oltre a farci invecchiare non fanno neppure produrre la vitamina D: la dose necessaria di raggi UV B per questa funzione è comunque limitata ed è la metà della dose che può portare alla scottatura solare cioè circa 15 – 30 minuti di esposizione da effettuarsi almeno 3 volte alla settimana, esponendo al sole anche solo viso, mani, avambracci; come pure non dobbiamo comunque dimenticarci di effettuare sempre una protezione della pelle esposta con indumenti, berretti e creme solari con indice di protezione alto almeno fra le ore 12 e le ore 15.

 

Ricordiamo anche che la pelle nera necessita di una esposizione solare 20 volte superiore alla pelle bianca per produrre la stessa quantità di vitamina D. L’ assunzione alimentare di vitamina D con i cibi è scarsa in quanto è presente solo nei salmoni aringhe trote, tuorlo d’uovo, soia, latte vaccino, fegato.
Il fabbisogno giornaliero di vitamina D va da 10-20 microgrammi fino a 100 microgrammi : basta una mezz’ora di esposizione solare per fabbricare una quantità giornaliera sufficiente di vitamina D: quindi se siamo in buona salute, mangiamo sano e variato ed esponiamo al sole anche solo viso, avambracci e mani non avremo problemi carenziali; il deficit di vitamina D come abbiamo accennato può ridurre la mineralizzazione ossea portando a rachitismo, osteomalacia ed osteoporosi, inoltre oggi si pensa che abbia un ruolo fondamentale nell’equilibrio immunitario e nella prevenzione del cancro e malattie cardio-vascolari.

 

A proposito di sole, altra cartella affascinante ed importante è quella della MELANINA: il processo di abbronzatura prevede che ogni volta che i raggi ultravioletti colpiscono la pelle questa dà il via alla produzione di melanina: tale pigmento fa da scudo all’ ingresso in profondità degli UVA i raggi più dannosi per l’invecchiamento cutaneo. Ogni soggetto ha per sua costituzione un diverso meccanismo di produzione di melanina e quindi prima che il corpo si attivi e ne produca quantità adeguate la pelle si arrosserà, producendo un meccanismo infiammatorio che ci avvisa che l’esposizione al sole deve cessare se non vogliamo danneggiare la cute: ma il processo di produzione di melanina si è comunque già attivato e la pigmentazione giorno dopo giorno aumenterà consentendoci esposizioni al sole sempre più prolungate.

 

Le mie attuali convinzione su una abbronzatura intensa duratura e benefica, di cui magari parleremo più a lungo in un prossimo articolo, si basano sulla somministrazione di vitamina D ovviamente, ma anche sull’utilizzo di aminoacidi precursori della melanina e oligoelementi-micronutrienti necessari per ottenere la più bella e sana abbronzatura della vostra vita. Questi trattamenti preventivi, da effettuare anche durante tutta l’esposizione solare, ci risparmiano anche dall’uso indiscriminato dei filtri solari: sono invece da favorire adatti indumenti schermanti, filtri naturali e se necessita filtri FISICI al posto dei filtri chimici.

 

a cura di Carlo Guidarelli – Dottore in dermatologia e venereologia

 

 

 

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