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Mesoterapia: La terapia delle piccole dosi

mesoterapia

Quasi tutti i più importanti medicamenti sono iniettabili (alcuni di essi lo sono esclusivamente) e, benché esista solo da due secoli, la terapia iniettabile intramuscolo ha dato prova della sua notevole efficacia.

Tuttavia due motivi molto importanti limitano la sua azione: il primo consiste nel praticare quasi sempre una unica iniezione: il secondo non riguarda il numero ma il luogo dell`iniezione.

 

Infatti la maggior parte di esse viene praticata nella regione glutea, che difficilmente è malata e che non ha bisogno di una terapeutica iniziale, utile invece in altre parti del corpo.

Spesso ne derivano difficoltà all’assorbimento, con infiltrati dolorosi fino alla produzione di ascessi glutei. Per ovviare a questi inconvenienti il dott. Pistor ha introdotto nel 1952 la mesoterapia, una metodica ufficializzata il 4 giugno del 1958 sulla “Presso medicale” dopo una fase di sperimentazione all’ospedale Beaujon di Parigi. Nel 1964 e nata la Società francese di mesoterapia. In Italia la società di mesoterapia è stata fondata dal dottor Bartoletti e ormai numerosi sono i medici che praticano questa “sfida terapeutica”.

 

In cosa consiste la relativamente nuova terapia?

 

L`esperienza mesoterapica ha dimostrato che  facendo molte mini-iniezioni invece di una sola voluminosa, si aumenta considerevolmente l`importanza e la durata del risultato.

Inoltre con la mesoterapia si agisce localmente e con numerosi punti di impatto, accrescendo l`efficacia del farmaco utilizzato ed evitando quindi, con questa drastica riduzione dei dosaggi, ripercussioni ed effetti collaterali sull’organismo. Conosciamo tutti i danni da iperdosaggio, attualmente molto frequenti, per uso ed abuso di farmaci. In sintesi per trattare ad esempio un ginocchio artrosico dolente, invece di prescrivere pillole o fare punture intramuscolari, si eseguono alcune microiniezioni intradermiche direttamente sulla parte malata: in tal modo, con piccolissime dosi, si ottengono ottimi risultati.

 

Quindi, ad una manifestazione locale di una malattia è auspicabile che corrisponda un trattamento anch’esso. Gli strumenti del mesoterapista sono soprattutto la piastra porta aghi, con un numero variabile di piccoli aghi di 4 millimetri di lunghezza e di forma circolare o lineare. Per concludere questa rapida sintesi, ricordiamo che i campi di applicazione sono molteplici: dalla insufficienza venosa ed arteriosa alla cefalea, dalle forme dolorose dovute ad artrosi dello scheletro alla cellulite ai disturbi della funzionalità epatica, eccetera.

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