Certificato medico in palestra, quando è obbligatorio?

certificato medico per palestra, ecco quando è obbligatorio

Quando serve e quando è facoltativo il certificato medico in palestra e se si pratica sport?

Il certificato medico obbligatorio ai sensi dell’articolo 7, comma 11, del decreto legge 13 settembre 2012, n. 158 (Decreto Balduzzi). È però diventato facoltativo per l’attività ludico motoria e amatoriale per effetto della deroga prevista dall’articolo 42bis comma 1 della l. n. 98/2013, di conversione del d.l. n. 69/2013 (cd. Decreto Fare). Tuttavia, il secondo comma del suddetto articolo 42bis, “ha mantenuto l‘obbligo della certificazione medica per l’attività sportiva non agonistica” (che è quella svolta nello SCLDV), da intendersi per tale quella riferita alle attività sportive parascolastiche [vedi articolo 3 comma 1 lettera b) del Decreto del Ministero della Salute del 24 aprile 2013] e ii) a quelle appartenenti a Federazioni nazionali sportive che fanno capo al CONI, come gli enti di promozione sportiva tra cui il CSI [vedi articolo 3 comma 1 lettera b) del Decreto del Ministero della Salute del 24 aprile 2013].

La vigenza dell’articolo 3 del Decreto del Ministero della Salute del 24 aprile 2013, anche a seguito dell’abrogazione dell’articolo 7 comma 11 del Decreto Balduzzi, è stata confermata dalla Circolare del Ministero della Salute dell’11 settembre 2013: “Criticità interpretative nell’applicazione delle norme sulla certificazione di attività sportiva” [punto b), pag. 3]. Essa implica la necessità del certificato medico in palestra per l’attività sportiva non agonistica. In merito alla valenza dell’esonero di responsabilità del gestore della palestra, quanto sopra commentato, tende a escludere l’opponibilità del suddetto esonero.

Infatti, l’attività e la connessa responsabilità del gestore della palestra attengono all’ambito della sicurezza e dell’incolumità delle persone fisiche: in quanto tale, è regolata da norme di ordine pubblico. Ne consegue che questa responsabilità non può assolutamente essere esclusa o limitata da nessun patto/esonero/scarico di responsabilità che risulterebbe comunque nullo.

 

 

Alessandro Frappi, Avvocato

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