Il Medico Risponde

IPOTIROIDISMO E COLAZIONE  G.B. (Biella)
“…QUANTO TEMPO BISOGNA ATTENDERE PRIMA DI FARE COLAZIONE DOPO AVER ASSUNTO LA TIROXINA PER BOCCA?”

 

La prima considerazione è che gli studi attualmente presenti dimostrano che non insorge interferenza tra l’assunzione di questo farmaco e la caffeina contenuta nell’eventuale caffè assunto con la colazione, tanto che ci sono delle sperimentazioni che hanno testato l’assunzione del farmaco, in gocce, sciolto nel caffè stesso, dato che questa bevanda è ritenuta giustamente indispensabile per iniziare bene la propria giornata.
In generale si pensa che sia sufficiente attendere una ventina di minuti tra l’assunzione della tiroxina e la colazione, anche se alcuni autori propongono tempi minori. Teniamo presente che l’ormone ha un tempo di emivita molto lungo, tanto che si assume in mono-somministrazione giornaliera, il che significa che l’assorbimento è assai meno compromesso dalla presenza di cibo rispetto ad altri farmaci.

 

Stante che lei è all’inizio della terapia e quindi saranno verosimilmente opportuni aggiustamenti nel dosaggio, legati all’esito degli esami specifici di controllo, il consiglio più banale è quello di mantenere costanti i tempi di assunzione sia del farmaco che della colazione e valutare, assieme al suo medico, ad una congrua distanza di tempo, se la quantità di ormone assorbita in questo modo è sufficiente a compensare appieno la carenza ormonale esistente. Come già descritto tempo fa, l’attività fisica nello stato di eutiroidismo farmacologico non interferisce con il pattern metabolico e può essere condotta con tranquillità.


 

SPIN BIKE E GLICEMIA S.T. (Trani)
“…SONO DIABETICO E VORREI PASSARE ALLA SPIN BIKE…”

Lo spinning® è un’attività fi sica che ha suscitato e suscita molte perplessità nel campo medico: ha avuto una “esplosione” una decina di anni fa, per poi scomparire dalle palestre, ma adesso sta lentamente ritornando di moda. La spin bike è una cyclette di tipo particolare, con un grosso volano che opportunamente frenato induce resistenza alla pedalata.

Mentre i cultori dello spinning® la enfatizzano come attività fi sica eccellente, una parte di medici dello sport storce il naso, specie quando si vedono un centinaio di persone che sotto la guida degli istruttori pedalano in modo forsennato tra luci e musica martellante, perché intravedono una mancanza di reale controllo sul singolo individuo e la concreta possibilità che l’esercizio diventi
di fatto una prova da sforzo. Non dimentichiamo che sulle pagine di questa rivista il magistrato aveva ritenuto di dover consigliare al proprietario della palestra di richiedere ai clienti che praticavano questa attività un certificato per l’attività fisica agonistica.

 

Quelli che sono contrari sono indubbiamente i diabetologi perché ritengono che l’allenamento con la spin bike possa superare la soglia aerobica e quindi produrre iperglicemia paradossa da stress, transitoria ma molto elevata, nonché ipoglicemie spesso tardive, notturne. I diabetologi consigliano quindi l’utilizzo della bicicletta turistica in piano, la cyclette tradizionale o il tapis roulant con camminata veloce. È consigliabile in ogni caso un’accurata visita medica e, nel caso si volesse accedere a questo tipo di attività, condivido l’idea di
eseguire una visita specialistica con test da sforzo per rilevare eventuali
alterazioni che potessero insorgere durante l’esercizio.

 


 

FASTIDIOSO PRURITO M.O. (Vicenza)
“…AL TERMINE DELLA SEDUTA DI ALLENAMENTO MI COMPARE UN FASTIDIOSO PRURITO PER TUTTO IL CORPO..”

Le cause del prurito sono molte: vanno da malattie internistiche (diabete, epatopatie, malattie del sangue, tanto per fare degli esempi) a reazioni a farmaci o alimenti, oppure a reazioni legate all’utilizzo di saponi o contatto con indumenti. Nel caso da lei segnalato la cosa più semplice a cui pensare è la possibilità che ci sia una combinazione tra sudore e indumenti indossati, anche perché dopo la doccia la sintomatologia lentamente scompare. Il fatto si complica un poco perché lei usualmente prima dell’allenamento assume un integratore e quindi ci potrebbe essere un’ulteriore causa che incide sul sintomo.

 

Il consiglio da seguire è quello di rivolgersi al proprio medico curante che, se lo riterrà opportuno, le potrà prescrivere specifici esami ed eventualmente sottoporla ad una visita dermatologica per escludere qualche condizione primariamente legata alla cute. Nel frattempo eviterei l’assunzione dell’integratore e utilizzerei solo indumenti di cotone lavati con quei detersivi dichiarati ipoallergenici.

 

 

 

 

 

di Silvano Busin Direttore Scientifico ISSA Europe

Direttore Riabilitazione Specialistica all’Ospedale Sacco di Milano

Docente  Corso di Laurea in Fisioterapia all’Università degli Studi di Milano

 

 

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