ANSIA E RIPOSO NOTTURNO U.V. (Salerno)
“PUR FACENDO UNA VITA MOLTO REGOLATA, FACCIO FATICA AD ADDORMENTARMI PERCHE’ AVVERTO UNA SPECIE DI CARDIOPALMO, CHE POI SCOMPARE…”
La sensazione di cardiopalmo, o del cuore che batte con più rapidità, è accompagnata da uno stato ansioso che di solito si verifica la sera prima di coricarsi, definito come “ansia anticipatoria”.
Stante il suo riferito buono stato di salute e il fatto che tale sintomatologia sembra non presentarsi nelle giornate in cui lei ha avuto accesso all’allenamento in palestra, è probabile che la diagnosi sia quella prospettata precedentemente.
Tutto ciò si lega, emergendo da quanto scritto, ad un periodo di stress che sta vivendo, che incide sul benessere generale e innesca il fastidioso meccanismo da lei citato. In teoria la terapia più indicata è quella dell’utilizzo di ansiolitici, stante però la necessità di definirne il dosaggio e la durata nel tempo, cosa che spetta al suo medico curante.
Va infine rilevato che l’ansiolitico ha solo un effetto sintomatico e quindi se il disturbo dovesse permanere sarà opportuno approfondirne le cause e valutare l’eventuale intervento di un supporto psicologico. Mi raccomando, continui però a svolgere regolare attività fisica in palestra.
DIPLOPIA SERALE H.S. (Bologna)
“HO 26 ANNI, MIOPE, DA UN PO’ DI TEMPO VEDO LE IMMAGINI SDOPPIATE…”
Nella sua particolareggiata lettera e nel fatto che la risonanza magnetica con contrasto e altri esami neurologici hanno dato esito negativo, tutto fa pensare ad una forma di diplopia tipica dei soggetti giovani, miopi, ma sani.
Risulta infatti curioso il fatto di non essersi ancora affidato alle cure di un buon oculista perché tale patologia, se trascurata, può diventare invalidante specie la sera quando si guida.
In parole semplici si può definire come uno strabismo e si sviluppa in tutti quei soggetti giovani impegnati molte ore in lavori che richiedono una visione ravvicinata, tipica del computer. Ciò comporta la prevalenza dell’attività dei muscoli che regolano la convergenza degli assi visivi su quelli che mantengono allineati gli occhi a distanza.
Data la negatività degli esami neurologici l’approccio usualmente si basa sull’utilizzo di particolari lenti prismatiche: nel caso il disturbo progredisse, si può ricorrere ad un piccolo intervento chirurgico di allentamento dei muscoli iperattivi.
Il consiglio è quello di rivolgersi ad un oculista esperto di chirurgia dei muscoli oculari.
ASMA E ATTIVITA’ FISICA G.B. (Roma)
“…DA CINQUE ANNI NON HO PIU’ CRISI ASMATICHE: SONO GUARITO?”
Dal punto di vista clinico non è infrequente vedere delle remissioni della malattia asmatica, specie dopo molti anni di trattamento farmacologico.
Le cause non sono ben conosciute ma si pensa, particolarmente nella donna, ci sia una componente legata allo stato ormonale. L’asma ha la caratteristica di essere una risposta “aspecifica” ad agenti esterni e questa aspecificità può nel tempo spegnersi.
La domanda da porsi è se può ripresentarsi una crisi asmatica dopo periodi così lunghi di assenza.
La risposta purtroppo è positiva e si identifica spesso come “asma da sforzo”, patologia che si presenta inaspettatamente in soggetti asintomatici o con pregressa forma attiva dopo lo svolgimento di un’attività fisica intensa soprattutto in ambienti molto freddi e con una umidità dell’aria elevata.
Questo tipo di fenomeno non è prevedibile e quindi un semplice consiglio è quello di tenere con sé, se si effettua dell’attività fisica, un inalatore specifico per affrontare l’urgenza del caso.
Il suo medico curante sarà in grado di consigliarle il prodotto più adatto alle sue necessità.
a cura di Silvano Busin – Direttore Scientifico Issa Europe già Direttore Riabilitazione Specialistica, Ospedale Sacco, Milano | Docente Corso Laurea in Fisioterapia, Università degli Studi, Milano
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Autore: Silvano Busin
Tags: ansia, asma, attività fisica, diplopia, disturbi del sonno, sonno