L’aerobica è senz’altro la più dinamica rappresentazione del fitness. Correre sul posto, saltellare, movimenti brevi e rapidi delle braccia e del busto, tutto senza mai fermarsi un attimo, concorrono nel loro insieme a mantenere la condizione fisica ad alto livello e… a tempo di musica.
Ma ciascuno deve graduare i ritmi dell`allenamento a secondo del suo grado di preparazione.
A questo principio deve adeguarsi specialmente chi è in fase di iniziazione.
Infatti la flessione subita dall’aerobica alcuni anni orsono, nonostante il trascinante boom iniziale, fu causata dall’inesperienza di molti allenatori che già di per se stessi preparati sul piano aerobico da altre discipline e ben allenati, non si resero conto dell’impatto negativo che i sostenuti ritmi d’inizio provocano sui principianti.
Insomma, sull’onda del facile successo, non compresero subito che l`aerobica così come importata dagli States non era un punto di partenza ma un punto d’arrivo. ll risultato di questo grossolano equivoco portò l`aerobica sul banco degli imputati, come disciplina da collasso.
Oggi l’aerobica è tornata giustamente al successo su solide basi fornite dalla ricerca scientifica. È ormai conclamato infatti il principio per cui un miglioramento dello stato di forma si verifica solamente se si raggiungono frequenze cardiache utili. Per avere un’idea di che cosa si intenda per utile ecco la formula: battito cardiaco = (220 – n° anni di età) x 80%. Un ritmo che a molti può apparire elevato, ma che, secondo i fisiologi, è indispensabile per provocare apprezzabili mutamenti di struttura.
Sui long playing un tempo, e oggi sui nastri che “conducono” le lezioni, sono incisi gli ultimi
Chi non è dotato di senso del ritmo però non si scoraggi. La ripetitività dei movimenti (riproposti decine e decine di volte nel corso della stessa lezione) fa superare molte difficoltà dovute all’impaccio o ad uno scarso coordinamento, mentre lo spirito di gruppo fa il resto.
Un altro pregio di questa disciplina sta nel suo look informale, dalla calzamaglia attillata, al body vertiginoso, ma anche una comoda e calda tuta è ok quando ci si sente proprio agio. Una disciplina dunque che lascia libera la donna di interpretare se stessa, vanitosa o modesta, semplice o sofisticata, intenzionata però alla ricerca della salute e, perché no, di quei momenti effervescenti che solo l’aerobica può dare.