Sovraccarico eccentrico, protagonista del Premio Tesi ISSA Europe 2025

La tesi vincitrice dell'edizione 2025 del premio tesi ISSA Europe ha trattato il tema del sovraccarico eccentrico. Parte adesso la raccolta dei lavori per il Premio 2026

Anche quest’anno, il Premio Tesi ISSA Europe ha valorizzato il talento e la preparazione di giovani professionisti della formazione fisica. I progetti vincitori sono stati selezionati tra numerosi elaborati presentati da studenti che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa, contribuendo a mettere in luce temi innovativi e di grande attualità per il settore. In particolare il primo premio è andato a Giulia Tomasi con il suo lavoro dal titolo “L’importanza del sovraccarico eccentrico nell’allenamento muscolare. Un nuovo approccio all’adattamento neuromuscolare“.

Con un montepremi che supera i 5.000 euro tra contributi economici e opportunità formative, il premio rappresenta un segnale concreto dell’impegno di ISSA verso la ricerca e lo sviluppo nell’ambito del fitness e dello sport.

Da settembre è ufficialmente aperta la raccolta dei lavori per l’edizione 2026. Gli organizzatori si augurano di vedere nuovamente una partecipazione ricca, appassionata e proiettata al futuro del movimento umano.

Cosa sono le contrazioni muscolari eccentriche?

È noto che il muscolo scheletrico possiede una capacità di generare forza significativamente maggiore durante la contrazione eccentrica rispetto alla concentrica.

Nello specifico, nella contrazione concentrica il muscolo si accorcia per generare forza vincendo la resistenza esterna imposta.

Invece, nella contrazione eccentrica il muscolo si allunga mentre genera forza opponendosi a un carico esterno. Nonostante questa superiore capacità di generare forza in fase eccentrica, la maggior parte degli esercizi di resistenza convenzionali impiega un carico costante per entrambe le fasi della contrazione.

Questo approccio, sebbene pratico e diffuso, porta a un sottoutilizzo della fase eccentrica, in quanto il carico scelto è generalmente calibrato sulla forza esprimibile nella fase concentrica. Di conseguenza, la fase eccentrica viene svolta con un’intensità relativa minore.

Ciò determina una ridotta attivazione neuromuscolare e un minor numero di unità motorie reclutate rispetto a quanto il muscolo potrebbe effettivamente sostenere.

Perché è importante il sovraccarico eccentrico

La discrepanza appena illustrata ha portato all’introduzione di approcci all’allenamento, basati sul sovraccarico eccentrico, che possono offrire vantaggi significativi in termini di attivazione muscolare, adattamenti neurali e incremento della forza.

Lo studio su sovraccarico eccentrico e adattamenti neuromuscolari

Per questo studio si sono selezionati 16 persone attive (età media di 25 ± 3 anni), divisi in due gruppi composti da 8 donne e 8 uomini.

I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi, di cui uno ha effettuato esercizi in modalità concentrica tradizionale e l’altro in modalità eccentrica sovraccaricata, utilizzando come esercizio la Leg Press, eseguita in modalità monolaterale. Si è utilizzata una macchina che permette di applicare un sovraccarico dell’intensità prestabilita nella fase eccentrica.

Un elemento di particolare innovazione in questo studio è rappresentato dall’utilizzo dell’elettromiografia di superficie ad alta densità (HDsEMG) come metodo di analisi. Questa tecnologia avanzata consente di acquisire segnali elettrici dal muscolo con una risoluzione molto elevata, grazie a una griglia di elettrodi applicata sulla pelle.

Inoltre, attraverso sofisticati algoritmi di decomposizione dei segnali, è stato possibile analizzare l’attività elettrica delle singole unità motorie, offrendo così una visione dettagliata e quantitativa del reclutamento delle unità motorie durante l’esercizio.

L’ipotesi principale dello studio è che l’allenamento con sovraccarico eccentrico possa determinare adattamenti neuromuscolari più maggiori e duraturi rispetto a un protocollo tradizionale.

In particolare, ci si aspettava una:

  • maggiore stabilizzazione dell’attività delle unità motorie,
  • un incremento della loro sincronizzazione,
  • un miglioramento della coordinazione neuromuscolare, elementi che nel loro insieme contribuiscono all’aumento della forza muscolare.

Obiettivo a lungo termine del lavoro

L’obiettivo a lungo termine è sviluppare protocolli di allenamento basati sul sovraccarico eccentrico. L’idea è predisporre sedute che possano essere efficaci, versatili e facilmente accessibili per tutta la popolazione ossia:

  • atleti: per massimizzare la prestazione e la prevenzione degli infortuni;
  • pazienti in fase di post-operatoria o riabilitativa: per favorire un recupero più efficiente;
  • anziani: per mantenere e migliorare la forza e la funzionalità muscolare riducendo il rischio di cadute;
  • popolazioni cliniche: per favorire l’adattamento neuromuscolare in presenza di patologie.

Premio Tesi ISSA, vincitore il lavoro sul Sovraccarico eccentrico

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