Mangiare? perché no! L’importante è mangiare cinque volte al giorno, ma a piccolissime dosi: tacchino, pollo, pesce, insalata e verdure varie, pasta.

E poi fare tanti esercizi fisici, in palestra, agli attrezzi o a corpo libero”

Questi i consigli della sensuale e sportivissima Carol Alt, 33 anni, sagittario (e nata il 12 dicembre), ex fotomodella e ora attrice di successo, passata da ruoli impegnati (Donna d’onore, Missione d’amore) a ruoli da divertente seduttrice (Via Montenapoleone, I miei primi quarant’anni).

 

INTERVISTA

 

Sposata con l’ex campione di Hokey su ghiaccio Ron Gersham, Carol Alt è una delle attrici che si dedica con maggior impegno alla cura del proprio corpo e della propria salute. “E’troppo importante – dice – mantenersi in forma. Una regola di vita che io ho imparato con il tempo, seguendo diete, frequentando assiduamente palestre e centri di benessere. Io non bevo, non fumo, l’unico vizio che mi concedo sono i cappuccini, non ne posso fare a meno”.

-Lei che è stata un’affermata top model, che cosa consiglia alle giovani che vogliono seguire le sue orme?

“Contrariamente a quanto si possa pensare e cioè che la fotomodella fa la bella vita, guadagna un sacco di soldi, frequenta alberghi di lusso (che può essere anche vero, per carità), il mestiere della top model è tutt`altro che comodo soprattutto per quanto riguarda l`alimentazione e l’equilibrio psicofisico. Ad esempio, la sera, quando si finisce di lavorare si vorrebbe andare che so, al cinema, al ristorante o a casa propria per riposarsi.

Invece bisogna andare in palestra, fare un’oretta di esercizi ginnici per scaricare la tensione accumulata durante la giornata. Non è tutto rose e fiori, come dite voi”.

-Insomma, nulla di divertente…

“No, non esageriamo. Come nella maggior parte delle professioni, anche in quella della fotomodella ci sono, e molti, lati divertenti”.

-E lei, cosa trova di divertente nel suo lavoro, prima di top model, poi di attrice?

“Il lavoro stesso. A me piace molto lavorare. Io trovo elettrizzante il lavoro, anche a ritmo estenuante, non mi stanco mai. Inoltre mi tiene in forma, evito di avvicinarmi alla Nutella… Pensi che da ragazzina ero una cicciottina, pesavo almeno quindici chili in più rispetto al mio peso forma.

Certo, quei chili in più erano la normale conseguenza dello sviluppo adolescenziale e anche, lo ammetto, la conseguenza di quei fantastici cannoncini alla crema, indimenticabili!

-Lei è sposata con un ex campione di hokey su ghiaccio. Non è faticoso per una coppia del genere mantenere una perfetta forma fisica…

“Ma guardi le tentazioni le hanno tutti in fatto di alimentazione. E, quanto riguarda la forma fisica, siamo tutti un po’ pigri. lo non ho mai visto un amico o un’amica che impazzisce per fare jogging o fitness; però, si deve fare: è l’unico modo per stare bene dopo, per non avere problemi negli anni che verranno”.

-Quali esercizi ginnici predilige quando frequenta la palestra?

“Tutti quelli che sviluppano e tonificano i muscoli. I più faticosi perché, alla fine, sono più soddisfatta di me stessa: ho lavorato tanto ma ho ottenuto molto”.

-E in fatto di attrezzi?

“In un certo senso sono una tradizionalista, la sbarra, gli anelli e via dicendo. Devo dire che questa tendenza di avvicinarsi sempre più agli attrezzi computerizzati non è affatto male. E’ incredibile quanto ha fatto la tecnologia, anche in questo settore”

-Ma, secondo lei, è meglio praticare esercizi a corpo libero o con attrezzi?

“Entrambi i casi richiedono concentrazione mentale, quindi occorre applicarsi seriamente, sia a corpo libero sia con gli attrezzi. Forse con gli attrezzi ci si diverte di più. Comunque, io non faccio differenze: per me è il risultato che conta, cioè quello di ritrovare un perfetto equilibrio psicofisico”.

-Quanto e` importante per lei frequentare una palestra o comunque un struttura che le consenta di ritrovare, appunto, il proprio equilibrio psicofisico?

“Molto, moltissimo. Io penso che una struttura in grado di offrirti tutto ciò che serve a migliorare la tua forma sia determinante, soprattutto per gente che, come me ad esempio, ha scarse possibilità di vivere con se stessa e con le proprie esigenze”.

-Lei ha paura del tempo che passa?

“Non più di tanto. Sì, alle volte ci penso, quando sono sola con me stessa, ma ci penso serenamente: mi piace immaginarmi bene, una simpatica e divertente signora anziana, con tanta voglia di vivere”.

-…Che prepara dei bei pranzetti o delle gustose torte alla marmellata…

“Questo lo trovo alquanto improbabile: non sono mai stata una campionessa tra i fornelli. Ma credo che dipenda dal mio stile di vita e dalla professione che svolgo. Se avessi più tempo mi dedicherei maggiormente alla casa, non lo nego. Invece, sono costretta ad arrangiarmi, con pasti frugali: insomma, mangio di tutto ma soprattutto vegetariano”.

-E’ dura la vita da star?

“Meglio lavorare in banca lo ammetto! Ma ci sono certe regole alle quali non puoi fuggire: una vita riservata, molto lavoro, pochi amici e la valigia sempre pronta. E’così…

-Suo marito è geloso?

“Nella maniera giusta. Certo, ha imparato a non esserlo dei tremila flirt che la stampa mi attribuisce periodicamente”.

-Andate mai in palestra assieme?

“Può capitare, ma raramente. Un altro scotto che bisogna pagare quando si fa questo mestiere e quello di vivere, magari a lungo tempo, separati: se sono, che so, in un paese lontano a girare un film, lui mica può piantare i suoi affari per farmi compagnia. E la cosa vale anche per me. Fiducia, ci vuole tanta fiducia, se no uno impazzisce. Quindi, in palestra ci vado da sola, ma serena!”.

 

 

LA SCHEDA

carol alt

Nata a Long Island, Stati Uniti, il 12 dicembre 1960, Carol Alt e stata una delle top model più richieste e pagate degli anni ottanta.

Ma il suo sogno è sempre stato quello di fare l’attrice. Debutto, infatti, nel film di Via Montenapoleone diretto da Carlo Vanzina e in seguito, interpretò la contessa Marina Lante Della Rovere nel film “I miei primi quarant’anni”, tratto dalla biografia della moglie di Carlo Ripa di Meana. Ma il grande successo, Carol lo ha ottenuto con un ruolo drammatico, nello sceneggiato Donna d’onore e in Missione d’amore dove ha interpretato il molo di una suora missionaria.



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