Ozono fa male, ecco perché e quando questo gas nuoce

Ozono fa male, ecco perché e quando questo gas nuoce

L’ozono (O3) è un gas che si forma a livello del suolo quando determinati inquinanti reagiscono a causa della presenza della radiazione solare. Ciò avviene, quindi, prevalentemente durante la stagione estiva, quando l’ozono fa particolarmente male.

 

Ozono come si forma e perché fa male

L’origine degli agenti inquinanti che incidono sulla formazione dell’ozono è di due tipi. È di tipo antropico (veicoli a motore, centrali termoelettriche, industrie, solventi chimici, processi di combustione). L’altro è di tipo naturale (boschi e foreste, che emettono terpeni, cioè sostanze organiche volatili molto reattive).

Il forte irraggiamento solare innesca una serie di reazioni fotochimiche che determinano concentrazioni di questo gas più elevate rispetto al livello naturale, compreso tra i 20 e gli 80 μg/m3 di aria. I valori massimi sono raggiunti nelle ore più calde della giornata, per poi diminuire durante le ore notturne.

 

Le conseguenze dell’esposizione all’ozono

L’esposizione a questo gas si associa ad effetti negativi sul sistema respiratorio. In base all’EPA – United States Environmental Protection Agency i principali effetti dell’ozono sulla salute sono:

  • Decrementi della funzionalità polmonare
  • Infiammazione delle vie aeree
  • Tosse
  • Irritazione della gola
  • Dolore, bruciore o fastidio al petto quando si respira profondamente
  • Oppressione toracica, respiro sibilante o mancanza di respiro.

Secondo uno studio effettuato in America qualche tempo fa, l’esposizione a ozono si va a sommare ad altri fattori di rischio. Lo studio su adulti con un’anamnesi di elevato fumo di sigarette e residenti in sette città americane ha proprio confermato tale tesi. Le concentrazioni di ozono sono andate da 16.3 ppb nella città di New York a 29.1 ppb nella città di Salt Lake City. Un aumento di 5 ppb nella concentrazione si associa a un aumento assoluto dell’1% di enfisema polmonare diagnosticato mediante TC, ad un aumento relativo del 35% nell’incidenza di riacutizzazioni di bronchiti croniche, con peggioramento del punteggio relativo alla qualità della vita e ai sintomi respiratori.

 

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