Per compiere tutte le azioni necessarie all’esistenza l’organismo umano deve coordinare, ogni istante, circa cinquecento muscoli, il più importante dei quali è senz’altro quello cardiaco. L’insieme delle funzioni fisiologiche dipende infatti dalla sua efficienza.
Ma come avviene per tutti gli altri muscoli anche il cuore si sviluppa attraverso l’esercizio, per cui se adeguatamente allenato esso si rinforzerà mentre insufficientemente stimolato tenderà ad indebolirsi.
La prova palmare di quanto appena affermato deriva dal confronto del battito cardiaco dell`atleta con quello del soggetto sedentario. Nel primo la frequenza cardiaca a riposo risulta attorno ai 40/45 BPM mentre il sedentario registra tra i 70 e gli 80 battiti al minuto.
Se il programma di allenamento é ben impostato, il primo segnale positivo si rivela appunto nella riduzione del battito cardiaco a riposo che abitualmente tende a scendere sotto i 60.
Di conseguenza un buon programma deve tener conto dell’impegno cardiaco conseguente allo sforzo muscolare. Per calcolare il valore massimo teorico raggiungibile nel corso dell’allenamento é sufficiente applicare la seguente formula: 220 (numero fisso) – n° anni del soggetto = frequenza cardiaca.
Per cui un ventenne potrà raggiungere una frequenza massima di 200 mentre per un settantenne il limite sarà di 130 battiti al minuto. Si rammenti comunque che per migliorare il sistema cardiocircolatorio è bene mantenersi leggermente al di sotto dei livelli massimi indicati come viene consigliato anche nella Guida Aerobica della Lifecycle.
Guida aerobica battito cardiaco
Nel grafico i livelli possibili e consigliabili di pulsazioni per fasce d`età. Mantenendo il numero dei battiti tra i 65 e il 75 per cento della propria frequenza cardiaca massima si ottiene una eliminazione di grasso; tra il 75 e il 90%, si ottiene un miglioramento cardiovascolare; oltre tale livello l’allenamento e sconsigliabile con un valore inferiore al 65%, sempre della massima frequenza cardiaca, difficilmente si raggiunge un effetto considerevole. Per sapere quando si raggiunge il livello di pulsazione desiderata vi sono diverse tecniche, le più usate sono evidenziate nella pagina accanto.