Digital twin e sport, la nuova frontiera dell’allenamento personalizzato

digital twin e sport quali gli usi e le possibili innovazioni

Quando si parla di tecnologia applicata al fitness, il pensiero corre spesso ad app e dispositivi che promettono risultati immediati, ma rischiano di disorientare con dati complessi e poco personalizzati. Tuttavia, la tecnologia può essere molto di più: uno strumento scientifico, affidabile e preciso, capace di migliorare la comprensione del nostro corpo e guidarci verso un benessere sostenibile e intelligente. Un esempio concreto? Il digital twin, o “gemello digitale”, che si applica a sport e atleti.

Si tratta di un modello matematico che riproduce virtualmente una persona, costruito a partire dai suoi parametri fisiologici reali. Questo modello, basato sulla reinterpretazione del sistema idraulico Margaria-Morton, permette di prevedere quanto e come un atleta potrà produrre energia nel tempo, simulando allenamenti, carichi di lavoro e prestazioni, senza sottoporre l’individuo a test lunghi o invasivi.

Perché il digital twin è utile nel fitness?

Secondo un recente studio realizzato in ambito digital twin e sport, questo tipo di tecnologia si rivela particolarmente utile per almeno tre motivi:

  1. Personalizzazione estrema: non si usano valori medi, ma si creano modelli su misura per il singolo atleta, tenendo conto della sua fisiologia reale (VO₂max, massa muscolare, potenza massima, soglie lattacide eccetera). Utilizza dati da test incrementali e prove all-out di 3 minuti.

  2. Previsione accurata: consente di simulare gare, test e sforzi massimali, riproducendo il comportamento di muscoli, metaboliti e consumo di ossigeno nel tempo. Permette di capire come l’atleta reagirà a carichi diversi, fino all’esaurimento.

  3. Riduzione dei test fisici: permette di ottenere indicazioni affidabili senza bisogno di ripetute prove sul campo, risparmiando tempo e fatica, e limitando il rischio di sovraccarico.

La tecnologia che permette di creare digital twin può essere un alleato strategico per atleti, tecnici e coach. È utile a:

  • stabilire ritmi ottimali di gara,
  • calibrare il carico di lavoro,
  • identificare punti critici nella prestazione,
  • valutare con precisione l’effetto di un miglioramento (per esempio dell’efficienza o della soglia lattacida).

Cosa ottenere dai digital twin

Lo studio ha dimostrato che i digital twin sono coerenti con le prestazioni reali degli atleti nello sport in generale e negli esercizi. Più nello specifico, il modello ha previsto correttamente tempi di esaurimento e distribuzione della potenza in test simulati, con un margine d’errore del 15–16%.

Le previsioni sulle concentrazioni muscolari di lattato e fosfocreatina, così come il comportamento del consumo di ossigeno, sono risultati in linea con dati sperimentali e di letteratura.

Inoltre, il modello riesce a distinguere tra le diverse zone di intensità dell’esercizio (moderata, intensa, severa), e a riconoscere i limiti oltre i quali si accumula fatica o si arriva all’esaurimento.

Questo approccio non è solo teorico. Ha trovato applicazione concreta su ciclisti di livello nazionale, validando il modello attraverso confronto diretto con test su campo e dati registrati durante allenamenti e competizioni.

Conclusioni

Il modello proposto consente la creazione di un digital twin atletico altamente personalizzato. Riassumendo, esso è in grado di:

  • prevedere prestazioni;
  • ottimizzare strategie di gara;
  • simulare miglioramenti legati a modifiche fisiologiche (es. incremento VO₂max);
  • studiare cause di affaticamento.

Rispetto ai modelli precedenti, questo è: più aderente alla fisiologia reale; personalizzabile per ogni atleta, applicabile a sport con sforzi tra 1 e 20 minuti (es. ciclismo, corsa, canottaggio, nuoto).

I gemelli digitali non sono fantascienza, Sono strumenti applicabili, concreti e basati sulla fisiologia reale. Possono rendere l’allenamento più efficace, intelligente e personalizzato, aprendo la strada a una nuova era della preparazione atletica, dove scienza, tecnica e benessere si incontrano.

Sono, infine, tecnologie adottabili per innalzare il livello di preparazione in molti contesti professionali, offrendo nuove opportunità per chi opera nel mondo del fitness, dello sport e della formazione.

Per allenatori, Personal Trainer e istruttori, il digital twin rappresenta un cambio di paradigma. Consente di passare da una programmazione basata su esperienza e percezione, a una fondata su dati e modelli predittivi affidabili. Con l’adeguata formazione, questi strumenti possono diventare parte integrante della quotidianità in palestra o nei percorsi formativi di aziende specializzate in quest’ambito.

Per atleti e club sportivi, è una risorsa concreta per migliorare la performance e tutelare la salute, integrabile con i software già in uso. Una volta creato il modello, molte valutazioni possono essere fatte anche senza test fisici aggiuntivi, evitando sovraccarichi inutili.

Per la ricerca, le università e il mondo dell’alta formazione in ambito sportivo, questo approccio è uno strumento didattico e applicativo d’eccellenza. Può essere introdotto come modulo nei master avanzati di fisiologia, riabilitazione o performance sportiva, e nei percorsi di specializzazione.

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