Fra i mezzi per allenare la forza, mantenere uno stato di fitness, riprendere ad allenarsi dopo un infortunio o un intervento chirurgico le bande elastiche rappresentano una valida alternativa a quello che solitamente si trova in una palestra. Il vantaggio dell’uso dell’allenamento con bande elastiche è rappresentato dall’economia dei costi di acquisto, della facilità di trasporto dell’ampia fruibilità. Questo non vuol dire abbandonare l’allenamento con i pesi o le palestre, ma può rappresentare una valida alternativa, ad esempio, in vacanza o in viaggio di lavoro quando non sempre si riesce a trovare una palestra vicino o il tempo tra i vari impegni scadenzati.
Si deve considerare come recenti ricerche hanno dimostrato che la resistenza elastica fornisce risultati simili a quelli ottenuti lavorando sulla più tradizionale resistenza isotonica, confermandone le possibilità di resa applicativa ideale per chiunque. I vantaggi dell’ERT (Elastic Resistance Training) sono facilmente estendibili a popolazioni speciali come gli anziani o le persone con disabilità, evitano a questi soggetti eventuali difficoltà derivanti dall’uso di pesi o macchine tradizionali.
ERT è adatto anche per programmi di esercizi di gruppo per la facilità di transizioni, variazioni e progressione. Un ulteriore vantaggio è rappresentato dal fatto che l’uso delle bande non dipende dalla forza di gravità, come invece manubri, bilancieri e kettlebell, e quindi possono essere utilizzate anche da sdraiati senza alterarne il grado di resistenza prodotta. L’effetto elastico genera una tensione continua sui muscoli interessati dall’esercizio che non termina ne nel punto morto superiore che inferiore dell’arco di movimento proprio per il fatto di essere svincolato dalla gravità.
L’utilizzo del ERT facilità la creazione di muscoli elastici, forti e coordinati sia a livello intermuscolare che intramuscolare. Non c’è gruppo muscolare che non possa essere allenato con le bande elastiche e non c’è limite alla fantasia nel generare esercizi con questo attrezzo. Le fasce elastiche possono essere utilizzate anche per rafforzare muscoli specifici al contrario delle macchine che vengono definite muscolo-specifiche ma che coprono solo macroaree muscolari. Valga l’esempio della cuffia dei rotatori o del peroneo lungo, un muscolo importante e decisivo per la stabilità della caviglia. Esistono una molteplicità di studi scientifici relativi all’utilizzo di resistenza elastica in allenamento o riabilitazione.
I ricercatori hanno dimostrato che ERT fornisce risultati simili a quelli del tradizionale allenamento di resistenza isotonica. Biomeccanicamente, la resistenza elastica fornisce le stesse curve di forza dei pesi liberi e dei manubri, fornendo stimoli adeguati anche agli atleti d’élite (Aboodarda et al.2013). Il biomeccanico Biscarini ha anche rilevato che l’allenamento con bande elastiche può avere meno effetti di ipercarico sulle articolazioni rispetto al tradizionale allenamento isotonico con pesi (Biscarini 2012). Poiché ERT fornisce uno stimolo di allenamento simile alla resistenza isotonica, non sorprende che anche i livelli di attivazione muscolare (misurati mediante elettromiografi a, EMG) siano simili. In una meta-analisi, Aboodarda e colleghi (2016) hanno notato che non vi era alcuna differenza significativa nei livelli di attivazione muscolare EMG in 14 studi che confrontavano esercizi di resistenza elastica e isotonica. L’ERT fornisce anche modelli di attivazione muscolare migliori rispetto alle macchine.
Ad esempio, eseguire un curl-up addominale con un tubo elastico riduce l’attivazione dei flessori dell’anca del 58% rispetto a una macchina addominale e fornisce il 24% in più di attivazione dei muscoli addominali (Sundstrup et al. 2012). Io mi occupo di allenamento della forza per atleti di elite e, nelle mie programmazioni, c’è sempre l’utilizzo dell’ERT sia in forma diretta, ad esempio nella fase del condizionamento generale dell’inizio stagione, come anche in forma associata a movimenti eseguiti con altri attrezzi come, ad esempio, lo swing con kettlebell con trazione di una banda elastica. La resistenza elastica viene utilizzata per ottimizzare modelli di movimento funzionale creando un vettore di resistenza durante attività specifiche per lo sport come, ad esempio, uno swing del golf o un lancio nel baseball.
Il poter svolgere esercizi in modalità esplosiva senza incorrere nell’inerzia del carico che si sposta, come accade per le macchine o i pesi liberi, agevola notevolmente l’utilizzo nella preparazione sportiva ma anche nella La resistenza elastica è molto usata negli sport da combattimento, come ad esempio il pugilato, eseguendo lavori specifici al sacco o figure, aumentando il carico attraverso una elastic band.
L’uso delle bande elastiche durante alcuni esercizi poli-articolari, quale ad esempio l’overhead squat, permette di unire il lavoro muscolare al lavoro di stabilizzazione del core: un ottimo connubio per agevolare la prevenzione infortuni non solo nelle attività sportive, ma anche e soprattutto nella vita quotidiana stimolando il corretto balance delle catene muscolari anteriori e posteriori al fine di un buon equilibrio posturale. L’uso delle bande elastiche è veramente proponibile a tutti i tipi di persone che vogliono allenarsi.
Con un aggancio per la porta anche in casa o in una camera di albergo si ha la possibilità di effettuare una serie di esercizi di varia intensità. Ovviamente anche le bande elastiche hanno un punto debole che è rappresentato dal non poter definire in modo immediato il quantitativo di carico di resistenza che generano, come anche la differenza di resistenza tra le varie case produttrici anche a parità di colore. Con poche accortezze e un poco di attenzione in più è abbastanza facile superare questa problematica.