Purtroppo, in molti casi si confonde la forza e il suo allenamento con la figura mitologica di Milone di Crotone vincitore di 7 gare alle Olimpiadi.
Si narra che da ragazzo, per allenare la sua forza, portasse tutti i giorni un vitello sulle spalle, col tempo l’animale divenne adulto ma, data la costanza dei suoi allenamenti quotidiani, divenne talmente forte da poter sollevare e portare sulle spalle un toro adulto.
Altrettanto si confonde la forza con l’ipertrofia così da pensare che solo attraverso la modificazione delle masse muscolari si possa incrementare la capacità di forza.
Nelle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità si trova la forza come componente essenziale per ridurre la perdita di efficienza fisica nell’avanzare dell’età.
Sin dal 2008 l’Associazione Pediatri Americani ha, a più riprese, ricordato l’importanza dell’allenamento della forza nelle fasi evolutive al fine di favorire la crescita e lo sviluppo dei più giovani. Il tutto sotto la guida di tecnici preparati ed esperti onde evitare sovraccarichi inopportuni e con possibili effetti negativi.
Nello sport, nonostante alcune infondate false convinzioni di alcuni tecnici, si è compreso come la forza sia essenziale per qualsiasi tipo di disciplina senza alcuna distinzione. Da qui, purtroppo quasi esclusivamente in altre nazioni, si è sviluppata la figura dello Strength Coach per periodizzare e proporre programmi individualizzati per lo sviluppo della forza.
Partendo da questi presupposti è chiaro che dobbiamo comprendere come l’allenamento della forza non possa essere unico e standardizzato, sia per tipo di obiettivi, età e contesto.
Possiamo sommariamente di stinguere l’allenamento della forza per l’incremento della prestazione dall’allenamento della forza per il mantenimento o sviluppo dell’efficienza fisica.
Questi saranno i temi che tratterò nella prossima Convention ISSA nelle giornate del 17 e 18 giugno 2023.
Eccone un’anteprima sommaria: nel trattare l’allenamento della forza per l’incremento della prestazione, cercherò di definire le motivazioni dell’allenamento della forza, come definire gli obiettivi e le modalità di allenamento che si possono usare allo scopo.
Questo sarà di supporto agli aspetti più tecnici che riguardano l’analisi del modello prestativo, della modalità di utilizzo muscolare, l’analisi delle capacità funzionali e proporre la scelta di una modalità di allenamento.
Per quanto riguarda l’efficienza fisica credo che sia uno degli aspetti primari della professione del Personal Trainer. La forza, dunque, deve essere parte fondamentale delle proposte di allenamento per tutte le fasce di età. Sappiamo quanto è importante un balance tra le catene cinetiche per un corretto assetto posturale durante le attività quotidiane e come questo sia utile per evitare di incorre in atteggiamenti che poi limiteranno la capacità di movimento di più distretti corporei.
In questa relazione cercherò di indicare l’importanza della valutazione funzionale iniziale come punto di partenza per la stesura di un programma di allenamento.
L’obiettivo sarà quello di far acquisire la capacità di modulazione della applicazione della forza a seconda dei movimenti che si devono affrontare. Da ricordare che, nell’avanzare dell’età, la forza rappresenta un grandissimo supporto per la prevenzione di cadute che possono avere effetti devastanti sulla vita del soggetto e sulla sua famiglia.
Vi aspetto alla Convention ISSA 2023.
Carlo Varalda, PhD in Scienze dello Sport, dell’Esercizio Fisico e dell’Ergonomia