Psicologia della salute e benessere: un approccio concreto e integrato

psicologia della salute per un concreto benessere servirebbe un approccio integrato che coinvolga più figure professionali

Secondo quanto emerge dallo studio di Robert M. Kaplan, la psicologia della salute, insieme al campo strettamente connesso della medicina comportamentale, studia l’interazione tra biologia, comportamento e contesto sociale per comprendere e migliorare la salute delle persone.

In tale contesto, il comportamento umano è riconosciuto come fattore determinante nella maggior parte delle principali cause di morte. La psicologia ha il potenziale per incidere profondamente sulla prevenzione e sulla gestione delle malattie croniche.

Nonostante sia ormai noto il ruolo chiave dei fattori comportamentali, come inattività fisica, alimentazione scorretta, fumo e consumo di alcol, nell’insorgenza e nella gestione delle malattie non trasmissibili, tantissimi individui perseguono nei propri comportamenti sbagliati. Eppure, la componente psicologica è spesso sottoutilizzata nella pratica clinica.

Questa lacuna è evidenziata dalla marginalità della formazione comportamentale nei programmi di studio dei medici, dalla scarsa applicazione clinica delle linee guida comportamentali e dai finanziamenti limitati dedicati alla prevenzione rispetto alla ricerca biomedica tradizionale.

È in questa situazione che emerge con forza la necessità di integrare la psicologia della salute con altri ambiti sanitari. Ne è un importante esempio la collaborazione con i professionisti dell’attività fisica. I benefici delle modifiche comportamentali sono supportati da numerose evidenze scientifiche. Per esempio, anche piccoli cambiamenti nello stile di vita sono risultati più efficaci e sostenibili di alcuni interventi farmacologici. È il caso, per esempio, della prevenzione del diabete. Tuttavia, il cambiamento comportamentale è complesso e richiede approcci sistematici, competenze interdisciplinari e strutture che ne facilitino l’applicazione reale.

La necessità di ricerca e attività multidisciplinare

Uno degli aspetti più rilevanti emersi dallo studio è il bisogno urgente di creare un’infrastruttura che promuova la ricerca multidisciplinare. Sebbene il valore delle collaborazioni tra discipline sia largamente riconosciuto, gli esempi concreti di cooperazione efficace restano limitati.

Il sistema accademico tende a premiare i risultati individuali. La ricerca sulla salute comportamentale necessita, invece, di collaborazioni stabili, coordinate e supportate per affrontare la complessità dei fenomeni studiati.

Come già accennato, una sinergia concreta tra psicologi della salute e professionisti dell’attività fisica potrebbe rispondere proprio a questa esigenza. La progettazione di interventi integrati — dove l’esercizio fisico è trattato non solo come mezzo fisiologico, ma anche come leva comportamentale — richiede la presenza di competenze congiunte.

Psicologi esperti in comportamento umano, attraverso l’uso di approcci validati hanno un ruolo importante. Essi possono supportare la motivazione, l’aderenza ai programmi e il mantenimento dell’impegno di esercizio fisico, contribuendo così a migliorare la salute e la qualità della vita.

Così è possibile realizzare il potenziale della psicologia della salute

Lo scopo ultimo dell’assistenza sanitaria è migliorare la salute della popolazione. Questo obiettivo non può prescindere dalla comprensione delle complesse interazioni tra fattori genetici, ambientali, sociali ed economici.

Per esempio, le differenze di genere negli esiti di salute potrebbero derivare da divergenze nei comportamenti salutari, nella gestione dello stress e nei sistemi di supporto sociale. In questo scenario, la psicologia della salute offre strumenti teorici e pratici fondamentali. Si tratta di mezzi utili per affrontare tali dimensioni, grazie a strumenti metodologici e a una letteratura ampia e consolidata.

Lo studio conclude che, per realizzare pienamente il potenziale trasformativo della psicologia della salute, serve incentivare politiche di ricerca e di formazione che sostengano la collaborazione tra ambiti scientifici complementari.

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