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Negli ultimi anni, l’industria del fitness e dell’alimentazione che promuova salute ha registrato una crescita significativa. Secondo il 2024 European Health & Fitness Market Report, il numero di iscritti alle palestre in Europa ha raggiunto i 71,6 milioni nel 2024, con un aumento del 5,8% rispetto all’anno precedente.
Parallelamente, il mercato europeo dei prodotti alimentari funzionali è stato valutato a 95,6 miliardi di USD nel 2023, con una previsione di crescita a 171,42 miliardi di USD entro il 2030 (dati Europe Functional Food Market).
Tuttavia, nonostante questa espansione, i tassi di obesità continuano a salire. Il WHO (World Health Organization) European Regional Obesity Report 2022 evidenzia che quasi il 60% degli adulti e un terzo dei bambini nella regione europea sono in sovrappeso o obesi.
Non solo. In base ai dati OECD – Organisation for Economic Co-operation and Development, nei prossimi trent’anni, l’eccesso ponderale causerà la morte di oltre 92 milioni di persone nei Paesi OCSE. Addirittura, l’obesità e le malattie a essa correlate ridurranno l’aspettativa di vita di quasi 3 anni entro il 2050.
Questo scenario solleva una domanda cruciale. Perché, nonostante l’accesso crescente a soluzioni per il benessere, l’obesità è in aumento?
Il fitness come spettacolo, non come trasformazione
Già da parecchi anni, come sottolineato nell’articolo The fitness revolution – Historical transformation in a globalgym and fitness culture, l’industria del fitness ha assistito a una spettacolarizzazione delle attività fisiche.
Eventi come Hyrox hanno visto una partecipazione globale di oltre 650.000 concorrenti nel 2024, trasformando l’allenamento in un’esperienza competitiva e mediatica.
Tuttavia, questa enfasi sull’aspetto performativo può distogliere l’attenzione dalla salute e dal benessere individuale, limitando l’efficacia nel combattere l’obesità.
L’inganno del “Light”
Molti prodotti etichettati come “light” o “sani” possono essere fuorvianti. Studi hanno dimostrato che il consumo di fast food è associato a un aumento del rischio di obesità e ipertensione.
Inoltre, la percezione di cibi come “sani” può portare a un consumo eccessivo, un fenomeno noto come “effetto alone salutare“, che contribuisce all’aumento di peso.
Sovraccarico informativo e confusione su alimentazione fitness e salute
L’accesso illimitato a informazioni sulla salute può generare confusione. La mancanza di una guida chiara e personalizzata può portare a comportamenti alimentari disfunzionali e a una comprensione errata delle esigenze nutrizionali individuali.
La tirannia dell’estetica
La pressione sociale per conformarsi a determinati standard estetici può avere effetti negativi sulla salute mentale e fisica.
L’idealizzazione di corpi perfetti può indurre sentimenti di inadeguatezza e scoraggiare l’adozione di comportamenti salutari sostenibili.
Mancanza di approccio umano e personalizzato a fitness e alimentazione pensati per la salute
La lotta contro l’obesità richiede un approccio empatico e personalizzato.
L’assenza di supporto individuale e di programmi adattati alle esigenze specifiche delle persone limita l’efficacia delle strategie di prevenzione e trattamento dell’obesità.
Il continuo aumento dell’obesità, nonostante l’espansione dell’industria del fitness e dei prodotti per un’alimentazione che favorisca la salute, indica un fallimento sistemico.
È essenziale rivedere le strategie attuali, promuovendo un approccio più umano, personalizzato e basato su evidenze scientifiche per affrontare efficacemente l’obesità.
La psicologia della salute
In un contesto in cui il comportamento umano è tra i principali determinanti delle malattie croniche, secondo questo studio, la psicologia della salute offre strumenti fondamentali per comprendere e modificare gli stili di vita dannosi.
Questo campo, in rapida espansione, si basa su un approccio biopsicosociale che riconosce la salute come il risultato dell’interazione tra predisposizione biologica, abitudini comportamentali, inclusi fitness e alimentazione, e contesto socioeconomico. Elementi come nutrizione scorretta, inattività fisica, consumo di tabacco o alcol e condizioni di povertà concorrono in modo sostanziale allo sviluppo di patologie gravi.
La psicologia della salute si affianca alla medicina comportamentale, con la quale condivide l’obiettivo di migliorare gli esiti di salute attraverso strategie basate sull’evidenza. Tuttavia, sebbene la ricerca in questi ambiti abbia prodotto risultati solidi, l’applicazione clinica resta limitata.
Anche la formazione degli operatori sanitari in scienze comportamentali è ancora carente.
Eppure, gli interventi psicologici dimostrano un’efficacia notevole: anche modifiche modeste dello stile di vita, come la perdita di peso o un incremento dell’attività fisica, possono prevenire il diabete di tipo 2 e altre malattie croniche, spesso con risultati superiori a quelli farmacologici.
Cosa fare concretamente?
Il vero ostacolo è culturale. Nella medicina contemporanea si privilegia l’approccio tecnologico-genetico, trascurando l’importanza delle scelte quotidiane e dei fattori psicosociali. Cambiare comportamento non è semplice né automatico. Richiede tempo, supporto e competenze specialistiche.
Per affrontare efficacemente l’obesità e le sue cause profonde, serve una reale integrazione tra allenamento personalizzato, psicologia, medicina e politiche sanitarie.
In tale contesto, svolge un ruolo fondamentale anche un Personal Trainer competente e preparato. Solo così sarà possibile costruire interventi personalizzati, empatici e scientificamente fondati, capaci di tradurre la conoscenza in cambiamento duraturo.