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Ordinamento Sportivo Italiano e Agevolazioni Fiscali

“Con l’approssimarsi del Corso di CFM Certificazione Fitness e Club Manager, diamo alcuni cenni sugli argomenti che tratteremo con maggiore approfondimento sull’ordinamento sportivo nazionale e la normativa fiscale e tributaria riferito alle organizzazioni sportive.”

 

 

La Carta Europea dello Sport per tutti adottata dal Consiglio d’Europa nel 1975, afferma all’articolo 1 che chiunque ha il diritto di praticare lo sport mentre l’ articolo 2 prevede che lo sport, in quanto fattore importante dello sviluppo umano, deve essere incoraggiato e sostenuto in maniera appropriata con finanziamenti pubblici.

 

Nel 1992 viene innovata la carta Europea dove viene definita la nozione di sport che è qualsiasi forma di attività fisica che, attraverso una partecipazione organizzata o non organizzata, abbia per obiettivo l’espressione o il miglioramento della condizione fisica e psichica, lo sviluppo delle relazioni sociali o l’ottenimento di risultati in competizioni di tutti i livelli.

 

In Italia l’Ente preposto alla gestione, al controllo e allo sviluppo dello Sport è il Comitato Olimpico Nazionale Italiano che attraverso le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva promuove lo svolgimento secondo determinate regole delle varie discipline sportive.

 

Le Federazioni Sportive Nazionali (FSN) hanno il compito principale di gestire gli sport siano essi agonistici e/o olimpici.
Le discipline associate (DSA) si occupano di attività sportive giovani che non hanno la caratura olimpica ed hanno anche caratteristiche ludiche (Dama, Scacchi, Bridge etc.)
Gli Enti di Promozione Sportiva (EPS) hanno la peculiarità di curare lo sport con finalità amatoriali ricreative e formative.
Tralasciando ulteriori Enti che si occupano di sport ( Scuole/ Università etc.) il terminale locale della piramide sportiva è l’associazione sportiva dilettantistica (A.S.D.) introdotta dall’art. 90 della legge 289/2002.  ordinamento-pag.15

 

Pertanto in Italia la pratica sportiva sia essa agonistica, sia essa amatoriale, ludica o ricreativa viene svolta attraverso le A.S.D. che costituiscono l’asse portante di tutto lo sport e che sono soggetti giuridici non riconosciuti senza autonomia patrimoniale perfetta nel senso che per le obbligazioni verso terzi
ne rispondono coloro che hanno agito in nome e per conto dell’associazione.
Data la rilevanza sociale dello sport lo Stato concede delle agevolazioni fiscali alle associazioni che osservano determinate prescrizioni nei loro atti costitutivi e statuti:

 

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Le agevolazioni fiscali riguardano la decommercializzazione degli incassi relativi alle quote sociali (intese come quota di iscrizione annuale) e le quote di corrispettivo specifico riguardanti eventuali costi di partecipazione ai corsi organizzati in seno alle A.S.D.
La possibilità di pagare compensi hai collaboratori sportivi con soglia di esenzione da qualsiasi imposizione fiscale pari a € 7.500,00 (annui) inquadrati fiscalmente come redditi diversi e inseriti nell’art. 67 comma 1 lettera m del Testo Unico delle Imposte sui Redditi.

 

La tenuta della contabilità in forma semplificata senza nessun obbligo di bollatura
dei seguenti libri sociali:

 

• Libro dei verbali di assemblea.

 

• Libro dei verbali del Consiglio Direttivo.

 

• Libro dei soci.

 

• Le annotazioni contabili comprendenti le spese e gli incassi redatti in forma libera.

 

• Rendiconti annuali ( consuntivi o di previsione) approvati dall’assemblea dei soci.
Il legislatore con la richiamata legge 289 del 27 dicembre/2002 ha introdotto la possibilità che si possano costituire altre forme societarie senza fine di lucro per lo svolgimento dell’attività sportiva dilettantistica:

 

• Società per azioni;
• Società in accomandita per azioni;
• Società a responsabilità limitata;
• Società cooperative.

 

Per dette società (S.S.D.) che hanno personalità Giuridica è autonomia patrimoniale perfetta e che quindi per le obbligazioni verso terzi ne rispondono con il capitale sociale stante la complessità delle norme e degli adempimenti ai quali devono soggiacere, non è possibile delineare brevemente tutti gli elementi distintivi e agevolativi.

 

Pertanto gli approfondimenti necessari per posizionare, comprendere e gestire queste Società Sportive di Capitali verranno trattati durante il corso, CFM Certificazione Fitness e Club Manager, che si terrà il 7 maggio 2016.

 

 

 

Giuseppe Tamburo
Dott. Economia e Commercio
Docente Nazionale Csai
Docente scuola Nazionale CONI

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