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A inizio anno è uscito il Rapporto Sport 2024 che delinea un’interessante analisi della situazione del comparto sportivo e di come gli italiani si interfacciano con l’attività fisica.
Nel Rapporto Sport 2024 sono riportati i dati del 2022 e 2023. In particolare, si legge che nel 2022 il settore sportivo italiano ha generato un valore pari a 24,7 miliardi di euro, rappresentando l’1,38% del PIL nazionale. Questo risultato segna una crescita del 12,6% rispetto all’anno precedente.
Le attività strettamente connesse allo sport, come la produzione di attrezzature e abbigliamento, costituiscono la quota più significativa, seguite dai servizi e attività sportive dirette.
Il comparto impiega oltre 412.000 persone, con un incremento dell’occupazione del 2,5% rispetto al 2021, anche se il livello resta inferiore rispetto a quello pre-pandemico.
Quante persone praticano sport in Italia?
I dati raccolti da ISTAT nel 2023 mostrano che il 28,3% degli italiani pratica sport in modo continuativo. Tuttavia, la sedentarietà rimane elevata, coinvolgendo il 35% della popolazione.
In valore assoluto: 16,2 milioni di italiani ha fatto sport in modo continuativo nel 2023, un dato in crescita rispetto al 2013 (+3,6 milioni rispetto a 10 anni fa).
Persistono differenze importanti tra uomini e donne e tra le aree geografiche. Al Nord l’attività fisica è più diffusa rispetto al Sud e le donne risultano meno attive rispetto agli uomini. In particolare: i tassi di sedentarietà superano il 50% in Campania, Sicilia, Basilicata.
Per quanto riguarda il divario di genere:
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svolgono esercizio fisico in maniera continuativa: 32,9% uomini vs 24% donne;
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sono sedentari: 38,8% donne vs 31% uomini.
Anche il livello di istruzione ha un ruolo chiave: le persone con titolo di studio più elevato tendono a praticare sport con maggiore regolarità.
Attività fisica tra bambini e adolescenti
Tra i giovani dai 6 ai 17 anni si registra una crescita rilevante della pratica sportiva, in particolare dopo il rallentamento causato dalla pandemia.
Nei bambini tra 6 e 10 anni, oltre due terzi praticano sport con continuità.
Tuttavia, tra gli adolescenti, specialmente tra le ragazze, emergono tassi più alti di sedentarietà. Questo fenomeno suggerisce la necessità di strategie mirate per mantenere l’interesse sportivo anche nella fascia preadolescenziale e adolescenziale.
Rapporto 2024 tra sport e salute
Il sovrappeso e l’obesità rappresentano problematiche persistenti. In Italia la situazione inerente all’obesità è preoccupante.
Purtroppo si deve evidenziare che, a livello europeo, l’Italia presenta una contraddizione: adulti tra i più magri (si è configurato nell’arco dei 10 anni un trend di “dimagrimento”) ma bambini tra i più colpiti da obesità. Tra i bambini di 8-9 anni, quasi un terzo è in eccesso di peso.
Le regioni del Sud, come la Campania, presentano i tassi più alti di obesità infantile.
Tra gli adulti, il 35,4% è in sovrappeso e circa il 12% è obeso, con un trend in crescita.
Il valore sociale dello sport: ciò che emerge dal Rapporto Sport 2024
L’attività sportiva ha effetti positivi documentati sul piano della salute pubblica, della coesione sociale e dell’inclusione.
Il ritorno sociale dell’investimento (SROI) è stimato in oltre 4,5 euro per ogni euro investito. I progetti sportivi localizzati in aree svantaggiate, o di piccola scala, dimostrano un impatto significativo, specialmente laddove le opportunità sportive sono tradizionalmente più limitate.