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Nella UE aumenta l’età media. Secondo dati gli ultimi dati Eurostat l’età media della popolazione si è attestata su un valore pari a 2,3 anni in più rispetto al 2013. Questo risultato positivo conferma che la popolazione adulta è in costante crescita. Non si conferma un identico miglioramento della salute ed efficienza fisica tra la popolazione. Tra gli scienziati illustri che pongono in luce questo aspetto vi è il 95enne Silvio Garattini con il suo libro “Vivere bene”.
I dati Eurostat
I dati Eurostat hanno sancito che il primo gennaio 2023 gli europei aveva un’età media pari a 44,5 anni. Più nello specifico, tale cifra andava dai 38,4 anni che mediamente avevano gli abitanti di Cipro ai 48,4 degli italiani.
I dati indicano, inoltre, che il rapporto tra le persone che sono ultra 65enni e quelle tra i 15 e i 64 anni era del 33,4%. Questa percentuale è aumentata del 5,7% in 10 anni.
Parallelamente, si sottolinea che in molte nazioni europee si registra una precoce medicalizzazione. In Italia, nazione tra le più longeve del mondo, una grande percentuale della popolazione è medicalizzata, prima dei 65 anni. Oltre a comportare un’ingente spesa sanitaria la qualità della vita è in gran parte scadente.
Vivere bene secondo Silvio Garattini
Il prof. Silvio Garattini, farmacologo e oncologo di fama internazionale, nel proprio libro “Vivere bene” sottolinea l’importanza di porre maggiore attenzione alla prevenzione. Tutte le popolazioni per assicurarsi longevità in salute devono prevenire tutte quelle patologie correlate ad abitudini sbagliate quali: sedentarietà, tabagismo e uso eccessivo di alcolici e superalcolici.
La sedentarietà è la causa principale che ha portato l’umanità a un miliardo di obesi. Lo scienziato, che tra pochi mesi compirà 96 anni, afferma di fare almeno 5 km al giorno a passo veloce. E suggerisce che muoversi non basta, l’andatura deve essere tale da provocare fatica, aumento del battito del cuore e del ritmo respiratorio.
D’altra parte, Garattini indica moderazione nel cibo arrivando a dichiarare che sarebbe ideale “alzarsi da tavola con un po’ di fame. Ridurre del 30% l’assunzione di cibo può prolungare la vita del 20%”.
Un sano egoismo fin da giovani
Le grandi organizzazioni sanitarie, in occasione dell’Obesity day, affermano che serve un approccio multidisciplinare per ostacolare questo grave problema. Già nell’età scolare i comportamenti collegati alla salute hanno evidenziato che solo un adolescente su dieci svolge almeno 60 minuti al giorno di attività motoria moderata o vigorosa.
Le percentuali di adolescenti che praticano regolarmente attività motoria si sta ulteriormente riducendo. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. È lo stesso Garattini a denunciare il fatto che manca una cultura dello sport, oltre a una carenza di strutture adeguate…
In qualità di operatori del fitness come mezzo per il raggiungimento di una migliore efficienza fisica, non possiamo far altro che aspettarci che la classe politica intervenga in modo deciso e sostanziale per promuovere una campagna a favore dell’attività fisica dalle scuole elementari, e perché no dall’asilo!