Il termine “movimento” ha diverse connotazioni nella nostra lingua. Spaziamo dai movimenti sociali a quelli culturali, dagli artistici ai religiosi. In una visione metaforica le persone, o per meglio dire le idee, prendono vita e “si muovono”. Tutto si muove, anche i pensieri. Questa non è filosofia ma la realtà dei fatti poiché tutto ciò che non si muove è dall’altro lato della vita. Una piccola piantina verde, per quanto impercettibile, si muove in continuazione. I processi che portano dal seme fino ad un albero imponente sono in continua evoluzione e si muovono. I globuli rossi nel nostro corpo percorrono ogni giorni tantissimi chilometri e tutto è finalizzato affinché possiamo esprimere la nostra vita.
Tutto si muove perché è vivo. La stessa vita si esprime attraverso il movimento, nel suo globale o infinitesimamente piccolo che sia. I professionisti del Movimento sono coloro che si formano, con studio e applicazione sul campo, per ciò che compete le capacità motorie, coordinative e condizionali, con diverse fi nalità e obiettivi. Tuttavia per quanto possano essere tutti accomunati da un unico comune denominatore, il Movimento, ogni professionista ha una collocazione ben precisa e specifica, appartenente alla sua “dimensione”.
1) La “Dimensione Riabilitativa/Rieducativa”
In essa rientrano tutti quei professionisti, sanitari e affini, che si occupano di riportare in fisiologia quei pazienti che hanno subito un danno al sistema motorio. Un chiaro esempio è la neuroriabilitazione operata dal fisioterapista dopo un evento di ictus. Il professionista in questione utilizza tutta una serie di approcci riabilitativi che gli consentono di inserire, gradualmente ed in totale assistenza, gli schemi motori persi. Così come dopo un trauma ad un ginocchio, spalla, colonna vertebrale, ecc, il terapista ristabilisce le capacità del paziente, manualmente o con strumentazione, per consentirgli nuovamente di poter usare la parte lesa o infortunata. Nello step successivo alla fase di riabilitazione, vi è quella di rieducazione fi sico-motoria con un professionista chinesiologo. In questa fase il soggetto è sano, quindi guarito, ma non è ancora in grado di gestire in pieno le sue capacità. Si prevede il rientro agli “schemi funzionali” della vita quotidiana o sportiva (ri-atletizzazione); dal potenziamento muscolare a quello cardiovascolare, dalla mobilità alla stabilità, dal controllo dei movimenti all’equilibrio, fi no al ritorno al gesto sportivo nel caso di atleti.
2) La “Dimensione Fitness”
In essa rientrano tutte quelle attività adeguate, e all’occorrenza adattate, che consentono di conservare lo stato di efficienza fisica di un soggetto. Molte persone sane, ma non più in forma, anche da un punto di vista di composizione corporea, spesso ricevono consigli e inviti da parte dei loro medici di iniziare un “percorso Fitness”. In questo contesto il professionista qualificato, il Personal Fitness Trainer, stabilisce un programma fi sico che miri al raggiungimento della piena effi cienza fisica. Si allenano i principali schemi di movimento, al fi ne di dare piena consapevolezza delle capacità motorie dell’ individuo. Si allenano, o si mantengono allenate, la forza resistente, la forza massima, la forza veloce, la destrezza e le capacità coordinative, nonché si modula la composizione corporea con i giusti e adeguati programmi nutrizionali.
3) La “Dimensione Ludica/Ricreativa”
In essa rientrano tutte quelle attività che utilizzano il movimento del corpo a scopo ludico e ricreativo ma per molti versi fortemente educativo da un punto di vista motorio. Il comune denominatore in questa dimensione è il divertimento o lo spasso, al fine di creare un clima goliardico e “impegnativo” allo stesso tempo. È tipico di tutte quelle attività che si praticano in fase di crescita, all’aria aperta o al chiuso, con il solo ed unico scopo di passare il tempo e imparare divertendosi. Alcuni esempi possono essere rappresentati dal giocare a nascondino, fare il girotondo, costruire casette, giocare con gli animali, ecc. Sono attività motorie non strettamente caratterizzanti un pubblico giovane o giovanissimo, bensì anche un pubblico adulto in contesti tra i più svariati. Ad esempio nelle feste, nei villaggi turistici, al mare. In questo contesto si usa il movimento come divertimento.
4) La “Dimensione Sportiva”
In essa rientrano tutte quelle discipline sportive, regolamentate e non da enti preposti, con regole ben defi nite con puro spirito agonistico. L’obiettivo è vincere contro l’avversario, anche se molto spesso l’avversario è rappresentato da se stessi. In questa dimensione del movimento la performance sportiva raramente è adattata al soggetto, bensì è l’atleta che si adattata alle regole, agli allenamenti e al superamento di limiti, fi sici e mentali che siano. Il professionista che gestisce l’atleta è il coach e, a seconda del livello, il preparatore atletico. In questo contesto l’alimentazione, gli allenamenti e spesso lo stile di vita, sono in funzione della propria attività sportiva. Più sale il livello di impegno, dal semplice amatore fi no al professionista di rilievo, maggiore sarà la dedizione e l’impegno giornaliero per tale attività, fino ad allenamenti di svariate ore al giorno. Ogni sport avrà sempre la sua buona dose di rischio. Quattro dimensioni che hanno come comune denominatore il “movimento umano”, ma con fi ni e obiettivi completamente diversi. Ogni dimensione richiede una specializzazione e una competenza specifica, lo richiede la legge e lo indica il rispetto etico tra le varie professioni, ma specialmente lo suggerisce il buonsenso. Proporre una serie di esercizi, intensità, durata, tempi di recupero, solo per citare alcune indicazione che portano a finalità specifi che, richiede anni di studi perchè non dobbiamo dimenticare mai, che ogni persona a cui noi proponiamo un programma di attività fisica è sicuramente “la struttura più complessa dell’universo”. La principale specificità del personal fitness trainer è quella di proporre programmi di attività fisica ad hoc finalizzata a mantenere in salute e in efficienza fisica per tutta la vita il suo cliente. Un compito impegnativo, che per svolgerlo in modo professionale ed etico richiede, oltre ad un percorso con una competenza abilitante, anche un obbligo di un continuo aggiornamento tecnico/scientifico. É sicuramente la maggioranza della popolazione ad aver il desiderio di rimanere in salute ed essere in grado di svolgere una vita ricca di soddisfazioni e specialmente essere sempre autosufficiente. Il Personal Trainer infine dovrebbe essere in grado di utilizzare il farmaco più potente che esiste, che ha la forza di prevenire quasi tutte le malattie…”l’attivita fisica personalizzata”. Voglio teminare con una frase, a me molto cara, del professore emerito Rodolfo Margaria che dice: “L’attività fisica è come un farmaco e come tale deve essere somministrata da chi è competente, se poco non sortisce nessun efffetto se troppo può intossicare.” Questa frase rende chiaramente l’idea di quanto deve essere preparato il Personal Fitness Trainer.
Antonio Parolisi, M.Sc. – MFS ISSA Europe
Adriano Borelli, Presidente ISSA Europe