Allenamento 2 giorni a settimana è poco? Il weekend può bastare

i benefici ottenibili dall'allenamento di 2 giorni a settimana, tipicamente nel weekend

La corsa per rimettersi in forma per l’estate è cominciata. Ognuno fa quello che può in base ai propri orari, ma soprattutto, alla propria volontà. Tante persone optano per fare attività fisica nel weekend e si domandano l’allenamento solo 2 giorni a settimana possa bastare. Sono stati fatti studi in merito agli sportivi della domenica o poco più. E i risultati incoraggiano a mettersi in movimento, sempre e comunque.

Benefici anche con allenamento 2 giorni a settimana, bastano 150 minuti!

Uno studio pubblicato sul Journal of the American Heart Association ha evidenziato che raggiungere i 150 minuti settimanali di attività fisica moderata o intensa, anche se concentrati in un allenamento suddiviso su 2 giorni (modello “guerriero del fine settimana”), è altrettanto efficace nel ridurre il rischio di mortalità quanto distribuire l’attività fisica in modo più uniforme nei 7 giorni.

In particolare, entrambi i gruppi attivi coinvolti nella ricerca (i soggetti che si allenavano nel weekend e quelli in modo regolare) hanno mostrato una riduzione del rischio di morte per malattie cardiovascolari e cancro, rispetto al gruppo inattivo. Nello specifico, non sono emerse differenze significative tra i due modelli di attività fisica in termini di rischio di mortalità.

 

Effetti dell’allenamento 2 giorni a settimana sull’ipertensione

Sempre ai “weekend warriors” è dedicato un ulteriore studio che ha indagato i benefici dell’attività fisica in un gruppo attivo con un allenamento di soli 2 giorni a settimana rispetto a uno più regolare nella propria attività fisica.

Il gruppo degli sportivi del fine settimana ha mostrato una tendenza alla riduzione della prevalenza di ipertensione, sebbene non significativa dal punto di vista statistico. I benefici sono stati più evidenti nelle fasce d’età 41-80 anni, mentre tra i 20 e i 40 anni non sono state osservate associazioni significative.

Al contrario, chi seguiva un’attività regolare durante la settimana ha mostrato una certa associazione negativa con l’ipertensione, quindi minor rischio rispetto agli inattivi.

Durata e intensità: quanto conta l’allenamento dei weekend warriors

Lo studio ha rilevato che:

  • la quantità totale di attività fisica settimanale da moderata a intensa settimanale ha una relazione a “L” con l’ipertensione. Si è notato che al raggiungimento di 2640 minuti MET – Metabolic Equivalent of Task a settimana si osserva una riduzione significativa del rischio. Oltre questa soglia, l’effetto positivo si stabilizza.

  • Le intensità di attività moderata e vigorosa mostrano una relazione a “U”: benefici fino a un certo punto (moderata < 45%, vigorosa < 62%), oltre il quale il rischio non diminuisce ulteriormente o può addirittura aumentare.

Considerazioni per età e intensità

L’attività fisica ha mostrato effetti particolarmente protettivi negli adulti di mezza età e anziani (41-80 anni). Nelle persone più giovani, invece, non sono state osservate grandi associazioni. Questo sottolinea l’importanza di personalizzare le linee guida per età e condizioni individuali.

Inoltre, l’intensità dell’attività ha un ruolo delicato: l’attività vigorosa può offrire benefici maggiori a quella moderata, ma anche comportare rischi cardiovascolari se prolungata o troppo intensa.

Allenarsi solo il weekend fa bene?

Lo studio conclude che anche chi pratica allenamento solo 2 volte a settimana, come i Weekend Warriors, può ottenere effetti protettivi sull’ipertensione, soprattutto se si raggiunge il volume settimanale raccomandato. Tuttavia, l’effetto è più stabile e significativo in chi pratica attività fisica regolare. L’età, la quantità e l’intensità sono fattori chiave da considerare nella gestione preventiva dell’ipertensione.

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