Radicali liberi e antiossidanti: ecco cosa sono e a cosa servono davvero

Un radicale libero può essere definito come un atomo (o una molecola) particolarmente instabile da un punto di vista energetico e quindi altamente reattivo. Nel tentativo di raggiungere maggiore stabilità e ritornare all'equilibrio, a livello cellulare i radicali liberi tendono a reagire con altri composti (molecole libere o inserite in strutture, come le membrane ad esempio), che diventano essi stessi nuove sorgenti di radicali. Tale processo può innescare una serie di reazioni a catena che amplificano la produzione di radicali nell'organismo, perturbando le cellule e la loro integrità (sia morfologica, sia funzionale). I radicali liberi possono influenzare negativamente la funzione di varie classi di molecole biologiche come acidi nucleici, lipidi e proteine, generando quello che viene definito "stress ossidativo".

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Quando prendere la creatina? Benefici in merito a prestazioni e ipertrofia

Uno dei temi più ricorrenti per chi pratica sport è sicuramente quello dell’integrazione e supplementazione dietetica. Numerosi forum sui social, libri e articoli disponibili discutono in merito a questo problema. Le domande più frequenti sono sempre le solite: Cosa devo assumere per correre più forte? Cosa devo assumere per avere più massa muscolare? Quando li devo assumere? Prima o dopo l’allenamento? Per cercare di rispondere a queste domande, è stato sviluppato questo lavoro di revisione della letteratura, concentrandoci sull’analisi di uno dei supplementi più utilizzati e commercializzati al mondo, la creatina (Cr).

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Attività fisica ed effetti neurocognitivi

Numerosi studi certificano gli effetti benefici derivanti dallo svolgimento dell’attività fisica. Ciò che emerge da queste ricerche è che la pratica regolare di esercizio fisico può portare a numerosi cambiamenti psicologici - che riguardano un generale miglioramento dell’umore, dell’autostima e una diminuzione dei livelli di stress ed ansia - oltre ai più noti effetti fisiologici, quali una diminuzione della pressione sanguigna, un miglioramento dell’attività cardiovascolare, la perdita di peso e benefici per quanto riguarda la prevenzione di malattie croniche come il diabete, l’ipertensione e l’obesità. Il benessere psico-fisico derivante dalla pratica regolare dell’attività fisica coinvolge numerosi fattori come un aumento dei livelli di endorfine, dell’attività mitocondriale e della produzione di neurotrasmettitori. Con riferimento invece agli effetti psicologici, è possibile notare una distrazione dai pensieri e dalle preoccupazioni, mentre aumentano i pensieri positivi riguardanti una maggior sicurezza di sé. L’obbiettivo di questo articolo è quello di sottolineare quali siano gli effetti neuro-psicologici legati allo svolgimento della pratica sportiva amatoriale, sottolineando aspetti sulla salute non comunemente considerati e frutto di recenti ricerche nel campo.

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