Grasso viscerale: l’importanza di misurare il girovita

per un cuore sano si deve monitorare il grasso viscerale

“Per un cuore sano, conta ogni centimetro” così recita la campagna nazionale lanciata da Fondazione Italiana per il Cuore (FIPC), con il patrocinio del Ministero della Salute. Il forte invito è quello tenere monitorato il grasso addominale viscerale. In altri termini, l’intento è diffondere la consapevolezza che il grasso che si accumula intorno al girovita rappresenti un indicatore predittivo della predisposizione allo sviluppo di patologie cardiometaboliche.

Attorno a tale campagna educativa è stato studiato un progetto più vasto. Con la promessa “Per un cuore sano”, esso si pone l’obiettivo di offrire strumenti pratici e occasioni di confronto, dalla Giornata Mondiale dell’Obesità di marzo alla Giornata Mondiale del Cuore a settembre.

 

Obesità e grasso viscerale

Il parametro più usato per diagnosticare l’obesità è l’indice di massa corporea (BMI). Se tale indice va oltre i 30 il soggetto è obeso. Sempre più, però, si tende a considerare anche un altro dato antropometrico per accertare l’obesità. Propria la circonferenza della vita è tra gli indicatori preferiti. Non si può, del resto, trascurare un problema che risulta colpire sempre più la popolazione.

In occasione dell’Obesity Day celebrato all’inizio del mese scorso, si sono ricordati gli ultimi dati sull’obesità degli adulti e della fascia pediatrica divulgati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Questi indicano una tendenza in crescita nel corso del tempo. A livello globale, 1 persona su 8 convivono con l’obesità. In numeri assoluti: 2 miliardi e mezzo di adulti sopra i 18 anni sono in sovrappeso, di cui 890 milioni obesi. Complessivamente, dunque, quasi la metà degli adulti (43%) è in sovrappeso e il 16% obeso. L’altro dato allarmante è che tra gli adulti l’obesità è più che raddoppiata dal 1990, ma tra gli adolescenti è quadruplicata.

Oltre 390 milioni di bambini e adolescenti tra i 5 e i 19 anni presentano problemi di peso, di cui 160 milioni di obesità. Secondo questi dati, negli ultimi 40 anni il numero di bambini in età scolare e adolescenti obesi è aumentato vertiginosamente. Addirittura vi sono 37 milioni di bambini sotto i 5 anni nel mondo che hanno problemi di peso.

 

Gli effetti dell’elevato accumulo di tessuto adiposo sull’addome

Il tessuto adiposo accumulato sull’addome (il grasso viscerale, per l’appunto) determina secrezione di molecole che causano infiammazione ed espongono al rischio di sviluppare malattie croniche (ipertensione, dislipidemia, diabete di tipo 2).

Nello specifico, l’accumulo eccessivo di tessuto adiposo ha effetti dannosi sulla salute complessiva. Addirittura, purtroppo, contribuisce alla riduzione della speranza di vita, costituendo un serio problema di salute pubblica a livello mondiale. La correlazione tra sovrappeso e, soprattutto, obesità a malattie croniche non trasmissibili è ormai nota.

E, purtroppo, le patologie cardiovascolari e cerebrovascolari rimangono le maggiori cause di decesso e invalidità in Italia, causando circa il 31% delle morti totali.

 

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