Il tè verde (camelia sinesis) è ottenuto esponendo le foglie fresche della pianta al vapore caldo subito dopo la raccolta: questo si traduce in una minima ossidazione dei polifenoli, potenti antiossidanti. Sono circa 4000 le sostanze bioattive che sono state identifi cate nel tè: di queste le catechine, appartenenti ai polifenoli, sono importanti per il loro intervento sull’infiammazione cronica e lo stress ossidativo cellulare. E’ stata pubblicata sulla rivista Nutrients una metanalisi di studi osservazionali che ha voluto saggiare se e quanto il consumo regolare di tè verde possa essere correlato ad una riduzione del rischio di tumore mammario. I dati che emergono sembrano indicare una potenziale efficacia nella riduzione del rischio, rispetto ai casi-controllo: l’efficacia è maggiore nella riduzione dell’incidenza delle recidive, piuttosto che nella prevenzione primaria.

Purtroppo non è stato possibile standardizzare, estrapolandolo dai diversi studi, il consumo efficace data la variabilità dell’assunzione. Il risultato di questa metanalisi appare sovrapponibile ad una precedente del 2010, tuttavia rispetto a quella sono stati presi in considerazione più database e un numero maggiore di sottogruppi. Pur nella sicurezza dell’uso di questa pianta, quando si parla di prevenzione dei tumori, bisogna sempre riferirsi alle indicazioni di un medico per evitare iniziative personali che possono indurre a percorsi problematici.

 

Bibliografia

Gianfredi V, Nucci D, Abalsamo A, Acito M , Villarini M , Moretti M , Realdon S. Green Tea Consumption and Risk of Breast Cancer and Recurrence-A Systematic Review and Meta-Analysis of Observational Studies. Nutrients. 2018 Dec 3;10(12):1886.)



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