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Perdere il rapporto ineluttabile tra cervello e muscolo, tra corpo e movimento significa invecchiare prima e male. Per questa ragione si fa riferimento alla longevità attiva.
Le funzioni non utilizzate deperiscono, la sarcopenia e la perdita di fibra bianca, soprattutto, vi dicono niente? E non parliamo solamente di fibre muscolari, c’è in ballo tutto il sistema uomo.
La velocità nell’allenamento della potenza
L’uomo è un organismo eccezionalmente complesso nella sua semplicità, dove tutto è collegato a tutto. Tutte le parti sanno tutto di tutti, si aiutano e sostengono per il compito naturale: sopravvivere, a ogni costo, più a lungo possibile. Tanti sono i dubbi e le domande a cui proviamo a dare una risposta. La velocità è importante nell’allenamento della potenza?
La velocità deve diventare una componente essenziale dell’allenamento perché determina la capacità del nostro corpo di generare potenza fondamentale per la funzionalità quotidiana. Ogni movimento che impostiamo ha come ingredienti principali forza e velocità (generano potenza). Non tenerne conto significa allenarsi in modo parziale.
Migliorare le velocità di esecuzione dei movimenti porta benefici a livello muscolare, cerebrale e ormonale, contribuendo al mantenimento di una vita attiva e performante sotto tutti gli aspetti.
Qual è il ruolo delle fibre muscolari bianche nella potenza?
Le fibre muscolari bianche, o fibre di tipo II, sono specializzate in contrazioni rapide ed esplosive. Sono fondamentali per tutti i movimenti. In particolar modo, servono per quei movimenti che richiedono rapidità e potenza, come un salto, un piccolo sprint, una schivata improvvisa, ma anche negli imprevisti di una normale giornata. Con l’invecchiamento e la mancanza di stimoli adeguati, queste fibre tendono a ridursi, portando a una diminuzione della massa muscolare.
Correlazione tra variazioni di velocità e longevità attiva
L’allenamento con l’utilizzo delle variazioni di velocità aiuta a preservare e a sviluppare le fibre bianche. Garantisce una maggiore reattività e funzionalità.
Perché il giovane è forte e veloce mentre l’adulto e l’anziano è più debole e lento? La differenza di potenza e velocità tra giovani, adulti e anziani è dovuta principalmente alla:
- alla perdita progressiva delle fibre muscolari di tipo II;
- riduzione della plasticità neuromuscolare;
- al declino ormonale.
Con l’avanzare dell’età, il corpo tende a ridurre la produzione di ormoni anabolici come il testosterone e l’ormone della crescita, con un impatto negativo sulla potenza muscolare e sulla massa.
L’assenza di stimoli adeguati porta oltre alla riduzione della fibra muscolare, a una minore capacità coordinativa e della reattività.
Con un allenamento mirato che include variazioni di velocità è possibile rallentare questi processi e migliorare i livelli di esecuzione dei movimenti. Ciò permette agli individui di tutte le età, incluso adulti e anziani, di mantenere prestazioni e qualità della vita ottimali proporzionandole alle proprie capacità biologiche.
A che età si può iniziare ad allenare la potenza con la velocità?
Ora che sappiamo che termini come potenza e velocità non sono relativi a prestazioni unicamente sportive possiamo permetterci di consigliarle già in giovane età e nell’allenamento per over 50.
Bambini e adolescenti possiedono una naturale predisposizione allo sviluppo della coordinazione e della rapidità. Tuttavia, è fondamentale che gli esercizi siano correlati alla loro età.
Per quanto riguarda gli adulti e gli anziani, è ancora più importante inserire l’allenamento il prima possibile.
Il decadimento neuromuscolare inizia già dai 30-40 anni e accelera con l’età. Iniziare precocemente permette di contrastare la perdita di fibre muscolari veloci e mantenere il corpo forte, efficiente e reattivo più a lungo.
Che tipi di forza posso allenare inserendo la velocità?
L’allenamento con variazioni di velocità consente di migliorare diversi tipi di forza, utili per una longevità attiva e in salute.
- Forza reattiva. La capacità di reagire rapidamente agli stimoli esterni, essenziale per sport di situazione e nella prevenzione delle cadute.
- Forza elastica. L’uso dell’energia elastica immagazzinata nei tendini, aumentando l’efficienza del movimento.
- Forza resistente veloce. Mantenere velocità di movimento anche per periodi prolungati, utile in sport di resistenza con accelerazioni ripetute.
- Forza esplosiva. Capacità di generare la massima forza nel minor tempo possibile.
La velocità influisce sulla plasticità cerebrale?
Sì, migliora la plasticità cerebrale, ovvero la capacità del cervello di adattarsi e riorganizzarsi in risposta agli stimoli. E questo, naturalmente, è una garanzia in termini di longevità attiva.
Gli esercizi che richiedono movimenti in variazione di velocità e carico potenziano le connessioni tra il sistema nervoso centrale e i muscoli, migliorando la coordinazione, i riflessi e il tempo di reazione.
Questo è essenziale non solo per gli atleti, ma anche per chiunque voglia mantenere una mente agile e pronta a rispondere agli stimoli dell’ambiente.
Qual è il legame tra velocità di allenamento, potenza e livelli ormonali?
L’allenamento della potenza influisce positivamente sulla produzione di ormoni anabolici, come il testosterone e l’ormone della crescita.
Questi ormoni sono fondamentali per il mantenimento della massa muscolare, la riduzione della massa grassa e il benessere generale.
Aiutano a regolare i livelli di cortisolo, riducendo gli effetti negativi dello stress cronico e migliorando il recupero.
La velocità aiuta nella vita quotidiana o solamente nello sport?
Oltre a tutti gli altri benefici che abbiamo descritto, è utile per la sicurezza e l’autonomia nella vita quotidiana e, in ultima analisi, per poter contare su una longevità attiva.
Una persona con muscoli e cervello (neuromuscolare!) veloci, reattivi e forti ha meno probabilità di cadere e più capacità di reagire rapidamente agli imprevisti.
Questa è una delle principali problematiche a cui un diversamente giovane va incontro e risulta un costo economico sociale (ortopedico e riabilitativo) importante per molti Paesi, lo chiarisce O.M.S.
Che strumenti scegliere per allenarsi per una longevità in salute e attiva?
Perché è importante scegliere gli strumenti giusti per allenarsi alla velocità? Allenarsi alla velocità richiede strumenti che permettano di eseguire i movimenti in sicurezza, minimizzando i rischi legati all’inerzia dovuta alle variazioni di velocità e alle masse in gioco.
L’uso di attrezzature con resistenza pneumatica, per esempio, consente di lavorare a diverse velocità senza subire gli effetti negativi delle inerzie dei pesi tradizionali.
Questa tecnologia permette un allenamento più fluido e sicuro. Riduce lo stress articolare e adattandosi a movimenti su più piani e assi.
Come la resistenza pneumatica migliora l’allenamento della potenza? Le macchine a resistenza pneumatica utilizzano l’aria compressa per fornire un carico costante ma modificabile a seconda delle esigenze in tempo reale.
Questo permette di eseguire movimenti a qualsiasi velocità senza rischiare danni articolari, garantendo al contempo una misurazione precisa della velocità, della forza e della potenza generata (watt). Questa tecnologia consente di adattare il carico durante l’esercizio stesso, permettendo una progressione più efficace.
In che modo si può integrare l’allenamento veloce nella propria routine?
Dovrebbe essere integrato con esercizi di forza e resistenza.
Si può iniziare con esercizi a corpo libero. È il caso degli spostamenti in variazione, saltelli su piani instabili e/o ammortizzati, accelerazioni.
Poi si possono integrare sovraccarichi progressivi utilizzando attrezzature che permettono di lavorare in sicurezza a diverse velocità.
È fondamentale variare gli stimoli e monitorare i progressi con strumenti precisi che misurano velocità e potenza in tempo reale.
Conclusioni
La velocità nell’allenamento è essenziale per mantenere una vita attiva e performante, nello sport ma soprattutto nella quotidianità.
Ragionare in termini di potenza diventa quindi necessario. Serve valutare quante volte, con quale carico, a che velocità (poi ci sono gli angoli di lavoro, i tempi di recupero, i r.i.r. ma non oggi).
A livello neurofisiologico i benefici sono molteplici:
- stimola il sistema nervoso centrale,
- migliora la coordinazione intra- e intermuscolare,
- aumenta la capacità di reclutamento delle fibre rapide,
- favorisce una maggiore reattività agli stimoli,
- preserva le connessioni neurali nel tempo, contribuendo alla prevenzione di malattie neurodegenerative.
L’importanza di ragionare in termini di potenza in ogni movimento o esercizio ci porta necessariamente a considerare le variazioni di velocità come un elemento imprescindibile per un allenamento ottimale, a tutte le età. Siamo come ci alleniamo! Alleniamoci per come vogliamo vivere!
Buon allenamento a tutti!