Se prima di una gara o di una performance l’atleta ha problemi ad addormentarsi e perde preziose ore di sonno, rischia di compromettere la prestazione.

 

Il punto è che quando l’atleta è in palestra sa quanto è importante quello che fa: allenamento, ripetizioni, pesi. Quando è fuori, non è altrettanto consapevole che quello che fa è altrettanto cruciale: alimentazione, integrazione, ritmi di veglia e di sonno. L’allenamento è finalizzato a diversi obiettivi, ma nessuno di essi può essere raggiunto se non si dorme per un numero adeguato di ore. Come dire che qualità e quantità devono essere entrambe soddisfatte.

 

Il sonno regolare aiuta assolutamente l’esercizio e i risultati prefissi nella tabella di allenamento. Il sonno dà al corpo il tempo di recuperare, conservare energia e riparare e ricostruire i muscoli precedentemente stressati durante l’esercizio. Quando otteniamo abbastanza sonno di buona qualità, il corpo produce l’ormone della crescita, essenziale per il recupero atletico.

 

 

Nello studio pubblicato da Sleep Medicine, Sleep and athletic performance: the effects of sleep loss on exercise performance, and physiological and cognitive responses to exercise si evidenzia che:

sleep is considered critical to human physiological and cognitive function. Much of the previous research has reported that exercise performance is negatively affected following sleep loss. Based on this context, this review aims to evaluate the importance and prevalence of sleep in athletes and summarises the effects of sleep loss (restriction and deprivation) on exercise performance, and physiological and cognitiveresponses to exercise.

 

Allenarsi in modo sistematico più volte alla settimana ha l’effetto di mantenere giovani e rallentare il processo di invecchiamento con vantaggi sulla longevità e la qualità di vita della stessa. L’esercizio aiuta a mantenere il ritmo circadiano stabilizzando i ritmi sonno veglia e favorendo il naturale addormentamento. E l’allenamento serale? È possibile che l’allenamento di fine giornata tenga l’atleta sveglio più a lungo, anche se la scienza dice che è una questione di scegliere il giusto tipo di allenamento  trovare il giusto programma di allenamento.

 

 

 

a cura di Loris Bonamassa – Sleep Expert

 

 

 

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