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Con l’invecchiamento si verificano trasformazioni significative nella composizione corporea, influenzando negativamente il benessere e la salute degli anziani. Un calo notevole della massa muscolare, definito sarcopenia, incide sulla perdita di forza e sulla funzionalità fisica. L’osteosarcopenia emerge quando la sarcopenia si associa all’osteoporosi. Con obesità osteosarcopenica si intende una situazione in cui si verifica una complessità aggiuntiva causata dall’obesità.
Definizione e sintomi dell’osteosarcopenia
L’osteosarcopenia è una condizione medica complicata che implica la concomitanza di osteoporosi e sarcopenia, due malattie legate all’invecchiamento che colpiscono rispettivamente le ossa e i muscoli. Questa sindrome è stata riconosciuta recentemente nella letteratura scientifica e sta diventando oggetto di crescente interesse per le sue ripercussioni significative sulla salute e sulla mobilità degli anziani. Inoltre, la combinazione di queste due condizioni porta a un maggior rischio di cadute e fratture, un aumento della disabilità fisica e, in ultima analisi, della mortalità.
Sintomi dell’osteosarcopenia
I sintomi principali dell’osteosarcopenia, che si riflettono sulla qualità della vita, includono:
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debolezza muscolare: Uno dei segni più evidenti di sarcopenia è una diminuzione della forza muscolare, che può manifestarsi in difficoltà nelle attività quotidiane come alzarsi da una sedia, salire scale, o sollevare oggetti.
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Perdita di massa muscolare. La perdita di massa muscolare può non essere immediatamente evidente senza misurazioni specifiche. È, però, intuibile da un calo della funzionalità fisica.
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Cadute e fratture. L’osteoporosi rende le ossa più fragili e suscettibili a fratture anche con minimi traumi, mentre la debolezza muscolare aumenta il rischio di cadute.
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Dolore e rigidità. Il dolore osseo e la rigidità articolare possono essere presenti, specialmente dopo periodi di inattività o durante il movimento.
Che cos’è l’obesità osteosarcopenica (OSO)?
L’interazione tra adiposità e osteoporosi è ormai riconosciuta per i suoi effetti pericolosi, tra i quali, le cadute e le fratture. La sindrome dell’obesità osteosarcopenica, che incorpora obesità, osteoporosi e osteopenia, compromette severamente la salute generale di chi ne è affetto. Essa, infatti, si manifesta con una diminuzione della massa ossea e muscolare e un incremento degli adipociti e, in particolare, del tessuto adiposo bianco.
Strategie di intervento per l’obesità osteosarcopenica
Affrontare l’obesità osteosarcopenica richiede un approccio olistico, determinato e sviluppato nel tempo.
Le strategie comprendono una combinazione di dieta equilibrata, esercizio fisico e, a volte, terapia farmacologica.
Dal punto di vista alimentare e di integrazione, diete adeguatamente bilanciate dovrebbero fornire, oltre a magnesio e fibre, le seguenti quantità giornaliere raccomandate di:
- calcio (1200 mg/giorno),
- vitamina D (800 UI/giorno con livelli sierici superiori a 20 ng/mL),
- proteine (oltre 1 g/kg/giorno in base alle esigenze nutrizionali e alle condizioni mediche),
- omega-3 (almeno 1 g/giorno).
Parallelamente, l’attività fisica dovrebbe almeno rispettare le indicazione dell’OMS. Inoltre, sarebbe meglio che includesse più tipologie di esercizi da quelli aerobici, a quelli di forza, per la flessibilità e l’equilibrio.
Educazione e Prevenzione dell’OSO
Un monitoraggio regolare tramite scansione DEXA è molto importante per valutare la massa ossea e muscolare e per personalizzare eventuali trattamenti considerando età, sesso e condizioni preesistenti.
È essenziale un’educazione approfondita dei pazienti per assicurare la comprensione e l’adesione alle misure preventive e terapeutiche. Un approccio coordinato e multidisciplinare, che coinvolga geriatri, endocrinologi, fisioterapisti e nutrizionisti, è fondamentale per migliorare la gestione dell’obesità osteosarcopenica.