I processi infiammatori a carico di muscoli e articolazioni sono una presenza costante nell'organismo di chi fa attività fisica intensa. Integratori specifici a base di enzimi possono aiutare a prevenire lesioni e indolenzimenti muscolari o a recuperare più velocemente i traumi, evitando l'abuso di FANS. E' altresì evidente che, via via che sale l'intensità dello sforzo fisico, aumenta anche il rischio di traumi muscolari e scheletrici. Gli atleti conoscono bene due fenomeni che hanno un'enorme influenza sulla possibilità di allenarsi frequentemente e sulla prestazione in gara: si tratta del danno muscolare indotto dall'esercizio (Exercise-induced muscle damage, EIMD) e il suo
Fare esercizio fisico è una attività che certamente allunga la vita (1) ed è tanto più importante con il procedere degli anni, quando serve a contrastare la perdita di massa e funzione muscolare (sarcopenia) che si presenta a partire dai 50 anni in avanti. Ma, esercizio fisico vuole dire anche aumento del consumo di energia, e quindi aumento dei consumi dei macronutrienti, e la letteratura scientifica ci mette davanti ad una serie di informazioni di cui sia il medico fisiatra, sia chi curi tecnicamente i carichi di lavoro degli assistiti deve tenere assolutamente conto.
Il collagene, essendo la proteina principale della pelle, delle ossa, delle articolazioni, dei tendini, dei legamenti, delle unghie e dei capelli, costituisce circa il 6% del nostro peso corporeo. Dal momento che, con il passare degli anni, ne sintetizziamo minori quantità e, allo stesso tempo, aumenta la sua degradazione, il risultato è che si formano più rughe sulla pelle, diminuisce la tonicità dei muscoli, i capelli si diradano e insorgono problemi articolari.
Il calcio è un elemento essenziale per l’organismo e deve essere necessariamente introdotto con la dieta. Il principale sito di deposito del calcio è lo scheletro, dove svolge un’importante funzione strutturale, essendo il principale costituente della componente minerale ossea; l’osso è inoltre una riserva attiva di calcio, potendo rilasciare ed assorbire il minerale continuamente nel corso della vita.
Uno dei problemi della nutrizione umana, sia che si parli di persone onnivore, vegetariane, vegane, crudiste o fruttariane, è che le proteine contenute nei cibi presenti in natura sono troppo povere di AMINOACIDI ESSENZIALI (EAA) mentre abbondano di AMINOACIDI NON ESSENZIALI (NEAA).
Diversi studi indicano la creatina (n- [aminoiminomethyl]-N-methylglycine) come uno dei supplementi più usati nell’ambito della popolazione generale e sportiva. Nella popolazione sportiva gli atleti maggiormente dediti al consumo di creatina svolgono attività di potenza (sollevamento pesi, lottatori, lanciatori, bodybuilders) con una prevalenza che va dal 45 al 75% (Ronsen et al., 1999).
C’è chi lo desidera per migliorare il proprio stato di salute, chi solo per ragioni estetiche; in entrambi i casi occorre però fare qualche importante precisazione. Quello che realmente conta sia da un punto di vista di salute che di estetica è migliorare il rapporto tra massa muscolare e massa grassa cioè il tessuto adiposo.
Certamente il problema più grande che la medicina abbia da affrontare in questo inizio di XXI secolo è rendere migliore la vecchiaia. Il numero delle persone sopra i 65 anni va aumentando, cosi come il numero di quelle sopra i 75. Merito dell’alimentazione e della medicina, che impedisce che si muoia di patologie che fino a poche decine di anni addietro creavano un rapido danno d’organo: ipertensione, insufficienza cardiaca cronica e diabete sono ora trattabili e permettono tantissimi anni di vita a chi si cura con pazienza e perseveranza.