Nove miliardi di euro l’anno è la spesa sociale che si sobbarca lo stato italiano (noi) riguardo all’obesità. Che la lotta riguardo alla perdita di massa grassa sia un business lo sappiamo, così come siamo consapevoli dell’inutilità di diete lampo che sono, oltre che inutili, anche dannose.
Da anni si denuncia un grave problema che affligge i più giovani: la sedentarietà. La comunità scientifica ha a lungo dibattuto i rischi causati dall’ipocinesi nell’età dello sviluppo, una realtà che ha portato ad avere una popolazione di ragazzi “malati di sedentarietà” con l’Italia ai primi posti in Europa per l’eccesso ponderale infantile.

DEPRESSIONE E ATTIVITÀ FISICA M.N. (Perugia) “…MI HANNO PRESCRITTO IL LITIO COME ANTIDEPRESSIVO: È CONTROINDICATO CON L’ATTIVITÀ FISICA IN PALESTRA?”   Circa il 30-40% di chi soffre di depressione, ci dicono i dati di letteratura, è “resistente” o parzialmente resistente ai comuni antidepressivi. In questi casi le linee guida prevedono l’utilizzo…

Da diverso tempo si sente parlare di alcune proposte dietologiche che avrebbero come punto di forza la pretesa di agire su un parametro chimico che caratterizza gli ambienti extracellulari del nostro organismo: il pH. Le cosiddette diete alcaline partono dal presupposto che l’alimentazione, e in seconda istanza gli stili di vita, possano influire sull’acidità o sulla basicità permanente dell’organismo.
Quante volte abbiamo sentito da donne frasi come “non voglio allenarmi con i pesi perché non voglio i muscoli”, “faccio solo aerobica per perdere peso”, “se sollevo carichi, rischio di assomigliare a un uomo”. Questo mito è così radicato nella psiche delle donne che anche dopo aver letto quest’articolo basato su scienza, avranno sicuramente ancora paura a sollevare pesi. È così facile nelle donne costruire tessuto muscolare?