La velocità è una delle principali forme di sollecitazione motoria, costituita da una straordinaria combinazione di capacità con caratteristiche sia strutturali-organiche che neurologiche-coordinative. Allenata nelle sue forme elementari, rappresenta un mezzo potente per amplificare le possibilità di azione del bambino, per migliorare quelle dell’adulto e, soprattutto, preservare quelle dell’anziano. Utilizzata nelle sue applicazioni complesse qualifica il training, identificando le diverse espressioni di forza e resistenza e tipologie di stimolazione muscolare e cognitiva.
Lettino abbronzante e problemi alla pelle. Crisi epilettiche post-intervento chirurgico. Mal di testa da computer. Il prof. Silvano Busin risponde ai quesiti dei nostri lettori.
E’ abitudine diffusa, fra coloro che praticano attività sportiva ad ogni livello, quella di assumere integratori proteici o aminoacidici allo scopo di migliorare la performance atletica. Il Ministero della Salute in una pagina dedicata a nutrizione e sport ricorda che: “Un’alimentazione corretta ed equilibrata rappresenta il sistema più adatto per soddisfare i particolari bisogni energetici e nutrizionali degli sportivi, amatoriali e professionisti, così come di tutta la popolazione.
Da qualche anno due nuove figure hanno dato slancio al mondo delle competizioni “estetiche” oltre al già noto bodybuilding; Bikini e Men's Physique. Sono due categorie difficili da allenare perché il criterio e il giudizio può cambiare di gara in gara. I presupposti delle bikini, ad esempio, sono bellezza, non troppo muscolose ne troppo definite, non devono presentare inestetismi, avere linea, proporzioni, bellezza del volto, buon aspetto estetico generale, colore, pettinatura e trucco “ad hoc”.
I risultati ottenuti della prima Indagine Conoscitiva sul Sonno proposta da ISSA il 9 marzo a Milano e il 16 marzo a Roma confermano la necessità e l’importanza di una cultura del sonno rivolta al mondo dei personal trainer e dell’efficienza fisica.
Se prima di una gara o di una performance l’atleta ha problemi ad addormentarsi e perde preziose ore di sonno, rischia di compromettere la prestazione. Il punto è che quando l’atleta è in palestra sa quanto è importante quello che fa: allenamento, ripetizioni, pesi. Quando è fuori, non è altrettanto consapevole che quello che fa è altrettanto cruciale: alimentazione, integrazione, ritmi di veglia e di sonno. L’allenamento è finalizzato a diversi obiettivi, ma nessuno di essi può essere raggiunto se non si dorme per un numero adeguato di ore. Come dire che qualità e quantità devono essere entrambe soddisfatte.
Cisti alla ghiandola pinerale. Piattismo Plantare. Attività Fisica e difese immunitarie. Il prof. Silvano Busin risponde ai quesiti dei nostri lettori.
Il crescente interesse degli ultimi anni verso un Fitness “più funzionale” pone maggiormente l’attenzione sul concetto globale del movimento umano rispetto al solo aspetto strutturale dei singoli muscoli. Sono sempre più studiati argomenti come le catene miofasciali, le disfunzioni posturali nonché le interrelazioni tra il sistema motorio e quello sensoriale.